SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Piunti adesso convinca Fioravanti. E’ evidente che una proposta sostenuta in maniera congiunta dai sindaci delle due maggiori città della provincia avrebbe sicuramente poi il sostegno della maggioranza dei sindaci”. Il Pd si rivolge al sindaco di San Benedetto affinché convinca il parigrado di Ascoli a sposare la sua mozione.
“E’ evidente – dice il segretario del circolo centro Roberto Giobbi – che se si realizzasse questa convergenza, una posizione sostenuta dai sindaci delle due città più importanti dell’area vasta 5 avrebbe un peso tale da non poter essere ignorata dalla Regione”.
Il coordinatore riprende così la posizione già espressa dal governatore Ceriscioli, che ha parlato di mancate proposte giunte da Ascoli e San Benedetto sulla localizzazione del nuovo nosocomio.
“La verità è che vogliono solo perdere tempo, non fare nulla per poi utilizzare questo argomento nelle future campagne elettorali. Il tutto sulla pelle dei cittadini del Piceno che in maniera demagogica e propagandistica dicono di voler tutelare”.
Giobbi si rivolge dunque al comitato Salviamo il Madonna del Soccorso: “Stessa cosa deve fare il presidente Baiocchi. Il comitato farà una iniziativa domenica a Grottammare alla presenza di Guido Castelli. Siamo per la partecipazione e quindi non possiamo che esprimere apprezzamento per ogni iniziativa che vada in questa direzione, siamo comunque un po’ perplessi perché nel comitato ci sono politici e addetti ai lavori che da anni fanno politica o esercitano la loro professione in ambito ospedaliero e che quindi avrebbero dovuto lanciare il loro grido di dolore già da tempo. Il Presidente Ceriscioli ieri ha di nuovo ribadito che la regione non si opporrà ad una eventuale proposta alternativa che abbia un ampio sostegno da parte dei sindaci Piceni a partire ovviamente dai due che rappresentano le maggiori città. Il comitato ha dunque l’occasione di fare questa richiesta al’ex sindaco Castelli , personaggio politico molto influente nella comunità ascolana. Lamancata realizzazione del nuovo Ospedale (ovunque venga realizzato) sarà un grosso danno per tutta la comunità picena, ma lo sarà maggiormente per le popolazioni della costa perché più si allontana la realizzazione del nuovo ospedale, più si avvicina l’ipotesi che l’ospedale unico diventi l’attuale Mazzoni di Ascoli. Bene discutere ma attenti a non farlo per prendere tempo perché rinviare non fa altro che favorire il mantenimento dell’ospedale di Ascoli come quello di riferimento e quindi futuro ospedale di eccellenza”.