SAN BENEDETTO DEL TRONTO. “La propaganda del centrodestra che raccontava di due ospedali da potenziare in alternativa all’ospedale unico, sta producendo i disastri che ci si aspettava e che abbiamo più volte denunciato. Disastri che sono arrivati prima del previsto, e che purtroppo pagheranno i cittadini”. A sostenerlo è Mario Neroni, responsabile del gruppo sanità del Pd.
“Una notizia apparentemente positiva la Direttrice lo scorso 20 dicembre l’ha comunicata. La casa di comunità si farà, e sarebbe già in fase di realizzazione con un importo di circa 4 milioni di euro. Se la Natalini fa questa affermazione non abbiamo motivo di dubitare. Tuttavia questo argomento merita una riflessione. La casa di comunità, è la struttura principe della medicina territoriale. Dovrà ospitare una quantità importante di servizi e strutture: tutti i servizi di via Romagna, più una quantità di altri servizi della medicina territoriale previsti dal D.M. 77 che non stiamo ad elencare per brevità”.
L’analisi
Prosegue Neroni: “Inoltre, l’edificio di via Sgattoni – di cui nessuno conosce il progetto – oltre alla casa di comunità, dovrebbe ospitare anche l’ospedale di comunità di 15 posti letto. Ci chiediamo cosa si possa realizzare con 4 milioni di euro in termini di capienza, su una superficie molto limitata da non permettere nemmeno eventuali ampliamenti futuri. Altro argomento toccato la differenziazione delle attività nei due plessi ospedalieri. La direttrice si è detta interessata al documento della commissione sanità del comune di San Benedetto che indica il Madonna del Soccorso come ospedale per le urgenze. A noi risulta che nessun ospedale può affrontare le urgenze se le equipe non lavorano in maniera costante e continuativa nelle attività programmate. Siamo sicuri che queste cose la Natalini le sa, ma doveva pur dare un contentino al nostro Sindaco che la ospitava. Non parliamo della farsa sul futuro ospedaletto che dovrebbe nascere a Ragnola e delle liste di attesa. In questo scenario non si è sentita una sola parola dal sindaco di San Benedetto, e dei rappresentanti politici regionali e locali del centrodestra, dal consigliere Assenti all’ex sindaco Piunti pur presenti in prima fila”.