di Emidio Lattanzi
SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Parte nel peggiore dei modi il piano di emergenza interna per il maxi afflusso di pazienti all’ospedale Madonna del Soccorso di San Benedetto del Tronto. Nel primo pomeriggio di ieri, il Pronto Soccorso ha gestito un sovraffollamento con 54 pazienti tra quelli in attesa e quelli già presi in carico. La situazione è peggiorata durante la serata, con 45 persone presenti nel reparto, di cui 25 in attesa di cure.
Uno dei problemi principali è stata la carenza di barelle e quella di spazi ristretti per i pazienti in attesa. Il gran numero di persone che ha affollato il pronto soccorso ha visto decine di pazienti sostare nei corridoi del reparto tanto da rendere difficile persino i movimenti dei sanitari.
L’unico “miglioramento” apportato dal piano di emergenza interna riguarda la gestione dei codici verdi, ossia i casi meno gravi. Questi pazienti, trasportati dalle ambulanze, vengono ora dirottati all’ospedale di Ascoli per alleviare la pressione sul pronto soccorso di San Benedetto del Tronto.
Il tutto mentre si parla di nuovi ospedali ma manca una vera politica sanitaria da parte della Regione che, per lo meno per quanto riguarda questa provincia, sembra annaspare. Le continue segnalazioni di prenotazioni non prese in carico per le prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale stanno esasperando i cittadini. Soltanto nella nostra redazione arrivano numerose segnalazioni ogni settimana. Segnalazioni che parlano di appuntamenti che non vengono concessi o che vengono fissati a mesi di distanza. A volte si supera l’anno. Mentre le prestazioni a pagamento vengono prenotate nel giro di pochi giorni.
Questa situazione, che si continua a minimizzare o addirittura a ignorare, richiede un’attenzione urgente. Non è per questo che i nostri rappresentanti regionali sono stati mandati ad Ancona. Sulle criticità delle prenotazioni e su un evidentemente non adeguato piano di gestione di questo periodo estivo il consigliere regionale Andrea Assenti dovrebbe chiedere lumi alla Regione. E magari alzare anche un po’ la voce a tutela del territorio che lo ha eletto. Cosa che, a quanto ci risulta, finora non ha mai fatto.
E, poi, sarebbe gradevole anche conoscere i flussi dei reparti e gli accessi al Pronto soccorso. Cosa che finora, a quanto risulta, con questa amministrazione regionale non è mai avvenuta. Ed ora, considerato che la situazione sembra peggiorare sempre di più (nel frattempo è stata pure ridimensionata la Murg) è il caso di iniziare a denunciare con più attenzione certi tipi di situazioni e pretendere risposte. Non le solite.