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Ospedale, i sindacati soddisfatti per la proroga dei tempi determinati: “Ma Regione e Asur onorino il debito di 495 mila euro”

I contratti scadranno a fine anno e non più il 15 settembre. "Si dovranno stanziare adeguate risorse al fine di garantire la trasformazione di circa 300 posti a tempo indeterminato"
di Redazione
12 Settembre 2022 | 17:15

La rappresentanza sindacale unitaria dei dipendenti dell’Area Vasta 5 esprime apprezzamento per la decisione adottata dalla Regione Marche e dall’Asur di prorogare i tempi determinati, in scadenza al 15 settembre, al 31 dicembre, “nonché di avviare, con assoluta celerità, il processo di stabilizzazione dei dipendenti precari, secondo quanto contemplato dal Decreto Legislativo 75/2017 e dei dipendenti assunti per l’emergenza Covid così come fortemente e reiteratamente richiesto da questa Rsu e dalle Organizzazioni Sindacali del territorio”.

Spiega il coordinatore Paolo Grassi: “La scelta operata, tra l’altro, risultava ineludibile pena l’interruzione di alcuni Servizi ovvero l’accorpamento di diverse Unità Operative con i conseguenti gravissimi riflessi sulla collettività Picena. Appare ovvio che a decorrere dal primo gennaio 2023 la Regione dovrà stanziare adeguate risorse al fine di garantire la trasformazione di circa 300 posti da tempo determinato a tempo indeterminato anche per assicurare a questo Territorio parità di trattamento con le altre province marchigiane. Assolutamente inadeguato risulta, invece, l’incremento delle risorse decentrate, al momento definite in acconto solo in euro 266.000 lorde. Considerato che la stessa Parte Pubblica ha riconosciuto, sulla base di elementi oggettivi, la sperequazione dei fondi perpetrata da sempre in danno all’Area Vasta 5 per un importo di circa 2 milioni di euro per ciascun esercizio finanziario, appare evidente che questa Rsu intraprenderà ogni utile iniziativa affinché l’obiettivo del riallineamento venga conseguito in tempi rapidissimi, così come contemplato dalla stessa Legge Regionale 8/2017”.

La Rsu chiede pertanto che nella programmata riunione del 15 ottobre e comunque non oltre il 31 ottobre 2022, così come formalmente concordato, la Regione e l’Asur “onorino il debito contratto, pari ad euro 495.000 per far fronte al pagamento delle indennità contrattuali relative ai mesi di ottobre, novembre e dicembre 2021 nonché provvedano all’implementazione stabile dei fondi, come da percorso già avviato”.

Conclude Grassi: “Resta inteso che a livello locale debba proseguire, con assoluta celerità, la contrattazione decentrata a partire dalle materie più urgenti quali: il riconoscimento dei tempi di vestizione dal 21 maggio 2018 alla data odierna; la definizione della graduatoria relativa alle progressioni orizzontali 2021; la sottoscrizione di un’intesa per le progressioni orizzontali 2022; la definizione dell’organigramma sulle funzioni con l’emissione dei relativi avvisi per la copertura dei posti; il pagamento della produttività 2020; le progressioni verticali ed altro. È indubbio che qualora le assicurazioni fornite non dovessero essere formalizzate con i conseguenti atti amministrativi, questa Rsu intraprenderà ogni adeguata iniziativa a tutela dei diritti dei dipendenti dell’Area Vasta 5”.

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