SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “La mancata sintesi tra Ascoli e San Benedetto rappresenta una grave colpa politica”. Bruno Gabrielli torna a graffiare puntando il dito sulla mancata convergenza tra Marco Fioravanti e Pasqualino Piunti sul tema del futuro della sanità picena.
“C’è l’aggravante che sono consanguinei, entrambi di centrodestra – osserva l’ex azzurro – avrebbero dovuto trovare un’intesa. Piunti come commenta le parole di Fioravanti?”.
Gabrielli non andrà in Ancona nel pomeriggio, dove si terrà l’atteso confronto tra le commissioni sulla sanità. “Una perdita di tempo, un’iniziativa sterile ed inutile. Cosa vuoi protestare quando in campo ci sono addirittura tre proposte differenti e le due città capofila non sono nemmeno d’accordo tra loro?”.
Il consigliere comunale si lancia quindi in una provocazione, che tanto provocazione non è: “Alla fine della fiera, tra Pagliare e Ascoli scelgo Pagliare. L’algoritmo nasce dalla nostra colpa di non aver fatto squadra. Paradossalmente, meglio la proposta di Ceriscioli che l’idea di Fioravanti. Senza dimenticare che il suo predecessore sosteneva soluzioni differenti. Castelli ha sempre parlato di azienda ospedaliera e, in alternativa, di ospedali di primo livello ad Ascoli e San Benedetto. L’ex sindaco condivide la presa di posizione di Fioravanti?”.