SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Paolo D’Erasmo esprime soddisfazione per l’approvazione del nuovo piano socio-sanitario da parte della Regione.
Una presa di posizione che corrisponde ad un attacco, nemmeno troppo velato, a chi si oppone alla soluzione di Spinetoli come sede del nuovo ospedale.
“Piunti e Fioravanti, eterodiretti da Castelli, hanno avuto quasi due anni per avanzare una proposta alternativa – dice il presidente della Provincia – non l’hanno fatta solo perché sapevano che altrimenti sarebbe venuta a galla la verità: non avrebbero trovato alcun accordo. Nel mentre, nella provincia di Fermo i lavori procedono speditamente e nella provincia di Teramo è giunta la proposta da parte di un soggetto privato per la realizzazione di un nuovo ospedale. Questi due percorsi non fanno che indebolire le tesi di consiglieri che si autoproclamano esperti che basano i loro ragionamenti sui bacini d’utenza di altre regioni. È del tutto evidente che mentre loro continueranno a gridare alla luna, le province confinanti avranno una sanità più attrattiva. Ed a rimetterci saremo noi cittadini”.
Il membro della direzione regionale del Pd cita gli Stati Generali della Sanità andati in scena la scorsa settimana. “Si è ribadita la necessità di una nuova riorganizzazione dell’assetto ospedaliero sul nostro territorio. L’occasione è stata un esempio di buona politica: analizzare le criticità, i punti di forza, i bisogni dei cittadini e degli operatori con personale qualificato per poi avanzare proposte concrete e risolutive. Anche esponenti del comitato Salviamo il Madonna del Soccorso hanno partecipato ai tavoli di lavoro, e li ringrazio per questo. Ma proprio perché si è dimostrato il buonsenso della manifestazione, rimaniamo sbalorditi dai violenti attacchi che giornalmente vengono fatti sulla base spesso di imprecise valutazioni. Attacchi che diventano strumento per una campagna elettorale di alcuni partiti che scelgono di succhiare consensi sulla pelle dei cittadini. A tutti coloro che ogni giorno speculano chiedo chiaramente: mettetevi una mano sulla coscienza e non penalizzate ancora una volta il Piceno, come avete già fatto per la terza corsia autostradale e la bretella di San Benedetto. Il dato politico è chiaro: da una parte la comunità scientifica, dall’altra partiti che vogliono solo giocare sulla salute dei cittadini per i loro consensi elettorali”.