ASCOLI PICENO – “C’è chi non vuole cambiare niente e intende lasciare i due presidi così come sono”. Luca Ceriscioli torna a parlare di sanità in occasione degli Stati Generali organizzati dal Pd a Spinetoli nel pomeriggio di venerdì. “In termini di servizi, due presidi non promettono nessuna crescita – insiste il presidente della Regione – le risorse spartite obbligano ai doppioni e impediscono di aumentare le specializzazioni”.
Il governatore, affiancato dalla vice Anna Casini, conferma che ad oggi i nosocomi di Ascoli e San Benedetto “sono due ospedali di base con un po’ di specialità in più. Da soli – prosegue – le due strutture non arrivano a un ospedale di primo livello. Chi difende il modello di due ospedali vuole darvi questo. A me questo modello non piace, toglie risorse e non sviluppa professionalità”.
Ceriscioli ha inoltre affermato che il nuovo ospedale potrà avere alcune specialità delle strutture di secondo livello.
All’appuntamento, come annunciato alla vigilia, c’erano anche diversi componenti del Comitato Salviamo il Madonna del Soccorso, che hanno contestato a più riprese le tesi del presidente. “Non c’è alcun risparmio, non si investe nel capitale umano, si riempiono le strutture private e gli elicotteri continueranno ad andare in Ancona”, tuona Rosaria Falco.
“Ad Ascoli e San Benedetto rimarrebbero due ospedali territoriali. Parlano di eccellenza, ma non si capisce ancora cosa ci verrà messo dentro. Il rischio è quello di favorire le strutture private”.