SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sul tema della sanità c’è un pre e dopo covid. Ne è convinto il segretario del Pd di Porto d’Ascoli, Claudio Benigni, che parla apertamente di “ripensamento alla luce dei cambiamenti dettati dall’emergenza coronavirus”.
“Oggi ci sono consistenti fondi europei a nostra disposizione che prima non c’erano, ed il nuovo piano sanitario nazionale che dovrà giocoforza contemplare l’ipotesi pandemica avrà probabilmente la possibilità di derogare ai stringenti paletti del decreto Balduzzi”, sostiene l’ex capogruppo in consiglio comunale. “Se tutto ciò dovesse avvenire, ritengo che ci sia l’opportunità di prevedere nel territorio provinciale, perché no, più di un ospedale, completi di tutti i reparti e avanzati tecnologicamente, a servizio della zona costiera e delle zone interne. Se invece la politica nazionale dovesse mostrarsi sorda rispetto ai tanti mutamenti e alle tante sollecitazioni dei territori, viste le posizioni di apertura, recentemente espresse dai sindaci di Spinetoli e Colli del Tronto che ringrazio, il Pd Sambenedettese quale forza certa della prossima amministrazione comunale si farà carico di mettere in atto quello che l’impalpabile Sindaco Pasqualino Piunti doveva e non ha fatto; in maniera serena riapriremo il dialogo con tutti i sindaci per verificare l’ipotesi di localizzare il nuovo nosocomio a servizio della costa. E sono convinto che con la nostra autorevolezza e la nostra capacità di dialogo riusciremo a ribaltare lo schema di questi anni, una San Benedetto autoreferenziale e chiusa su se stessa”.