SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Un’ordinanza che impone di pulire anche l’urina dei propri cani. Il provvedimento dell’amministrazione comunale fa discutere e innesca la reazione dell’ex assessore Emanuela Carboni.
“Sono a favore del rispetto delle regole, non vorrei passasse un altro messaggio. Sono contraria semmai a come è stata disposta l’ordinanza”, afferma. “Il provvedimento è inutile ed è punitivo verso cani e proprietari. E’ un’amministrazione che vuole far credere in questo modo di operare per il decoro della città, gettando solo fumo negli occhi. Perché non pensa piuttosto ad intensificare i controlli verso chi non raccoglie le deiezioni che sono disseminate un po’ ovunque, o non si dedica con maggiore attenzione alla pulizia delle vie del centro in troppi casi maleodoranti, a causa delle urine umane o del vomito degli umani?”.
Per la capogruppo di San Benedetto Protagonista l’ordinanza è “demenziale”, anche perché “non prevede nemmeno la quantità d’acqua da gettare sulla pipì”.
Prosegue la Carboni: “Il mancato decoro della città è rappresentato da una incuria diffusa e dalla latitanza della giunta che su questi argomenti aveva impostato la campagna elettorale. Giusto far rispettare le regole, ma dovrebbe iniziare a farlo questa amministrazione risolvendo le situazioni di iniquità, soprattutto nelle periferie, che è sotto gli occhi di tutti. Altrimenti saremmo di fronte ad un provvedimento inutile e di facciata”.