PRECISAZIONE – La consigliera comunale Annalisa Marchegiani non è tra le firmatarie del seguente comunicato stampa come inizialmente ed erroneamente indicato. A lei non va addebitata nessuna delle dichiarazioni sottostanti.
SAN BENEDETTO DEL TRONTO. E’ pesante l’intervento delle consigliere di opposizione dopo la presentazione del calendario Miss Grand Prix 2024 avvenuta questa mattina in sala consiliare. Un calendario che Aurora Bottiglieri, Luciana Barlocci ed Emanuela Carboni definiscono “pornografico” ricordando anche la vicenda delle “donzelle” che vide protagonista il sindaco Antonio Spazzafumo.
“Mai caduti così in basso – dicono -. Come è possibile che con i soldi pubblici quindi nostri, si finanzi un calendario dove c’è la mercificazione del corpo femminile?. Le immagini del calendario si commentano da sole. Come ci si può vantare di rientrare nei i circuiti nazionali ed entrare addirittura in quelli mondiali con queste immagini è questa l’idea che volete dare della nostra città al mondo?”
Le consigliere citano Nespolo e Cocchiaro: “Queste persone sono contente che vengano utilizzate ed associate le loro opere in questo modo? Ci chiediamo cosa ne pensi l ‘assessora Campanelli che tra l’altro ha questa promozione pubblicitaria nel suo budget, la Camaioni e la nuova assessora Sebastiani con delega alle pari opportunità, del calendario e le consigliere di maggioranza tutte in silenzio come sempre”.
L’attenzione è anche per la presenza del solo consigliere Pasquali alla presentazione dell’iniziativa “che ha in mano sport, cultura, lavori pubblici e sanità ma non erano presenti né l’assessora Cinzia Campanelli né il sindaco che comunque era presente a Torino viste le foto che sono comparse sui social e che quindi è a conoscenza e condivide le scelte promozionali del suo consigliere prediletto. Fuori luogo e tempo; ma le immagini di ieri dell’ennesima vittima di femminicidio; il lutto che ha colpito il comune di San Benedetto non hanno nessuno significato per l ’amministrazione e per chi la guida che ignora, peraltro l’esistenza di una mozione approvata a maggioranza dove c’è il divieto di sponsorizzare questo tipo di manifestazioni legate ad una cultura, lasciatecelo dire patriarcale. L’amministrazione comunale che dovrebbe dare esempio sulla corretta comunicazione, andare nelle scuole per l’educazione affettiva ma con quale autorevolezza si presenta. A voce alta sindaco noi consigliere di minoranza ti chiediamo di dimetterti, vai a casa che la città non ne può più di te e delle persone che hai scelto al tuo fianco. E ora di dire basta”.