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Moby Prince, la mozione passa all’unanimità: “Sì alla richiesta di una nuova commissione d’inchiesta”

Mancaniello: “La tragedia del Moby Prince ha qualcosa in Comune con la strage di Ustica". Votazione accompagnata dall'applauso dei presenti
Pubblicato il 28 Giugno 2023

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. L’unico momento di vera concordia il consiglio comunale di martedì lo ha mostrato in occasione della presentazione della mozione dei Verdi sulla Moby Prince.
Paolo Canducci e Annalisa Marchegiani hanno chiesto al sindaco di attivarsi nei confronti del Parlamento affinché venga istituita quanto prima una nuova commissione d’inchiesta parlamentare “che, partendo dalle conclusioni emerse dalle Commissioni d’inchiesta parlamentari precedenti, lavori per arrivare ad una verità storica integrale per quanto concerne la strage”.

Contestualmente, si è anche chiesto all’amministrazione di “continuare nel pieno sostegno all’azione e alle iniziative dei familiari delle vittime, mettendo in atto ogni strumento e ogni modalità utile, come ad esempio la costituzione di parte civile in nuovi eventuali procedimenti penali, al fine di conseguire gli obiettivi di verità e giustizia che sono priorità anche della Giunta e del Consiglio comunale di San Benedetto”.

Il documento è passato all’unanimità, con tanto di applauso da parte dei presenti nell’emiciclo, tra cui spiccava Nicola Rosetti, figlio di Sergio, uno dei 140 morti nella strage.

“La tragedia del Moby Prince ha qualcosa in Comune con la strage di Ustica – ha affermato Giselda Mancaniello – c’è stata lentezza della giustizia e altrettanta lentezza nella ricerca della verità. Siamo fiduciosi, convinti che la nebbia falsamente indicata come causa della strage si stia diradando. Con l’ultima commissione siamo arrivati vicini alla verità, purtroppo è stata chiusa troppo presto, ben venga quindi la richiesta di una nuova commissione”.