“In tutte le forze del centrosinistra, le compagne e i compagni che proponevano un’idea nuova di fare politica hanno conseguito risultati migliori di chi invece ha preferito fare calcoli seguendo vecchie logiche e vecchi schemi”. Lo affermano i componenti di Miranda, il laboratorio politico che ha festeggiato il primo anno di vita. “Questo processo, peraltro, non è avvenuto solo nelle forze progressiste, ma anche in quelle del centrodestra: guardiamo non con piacere ma con interesse al fatto che i vecchi esponenti di quell’area abbiano subito una pesante battuta d’arresto a vantaggio di esponenti più giovani e più freschi. Saranno nostri avversari, ma non possiamo non notare che l’esigenza di rinnovamento è emersa anche lì. Basta guardare i dati per scoprire che le sambenedettesi e i sambenedettesi hanno bocciato il vecchio consiglio comunale e la vecchia giunta, favorendo le candidature più critiche e di rottura”.
Domenica mattina Miranda ha preso parte al presidio davanti alla sede locale della Cgil, in segno di solidarietà dopo i fatti di Roma.
“L’unione del popolo progressista, ambientalista e antifascista c’è nei fatti, purtroppo le classi dirigenti della sinistra non sono state capaci di mettere da parte le proprie lotte interne e, di conseguenza, non sono state capaci di offrire una soluzione unitaria che, di certo, avrebbe garantito un esito diverso al primo turno delle elezioni. Quello che ci sentiamo di dire, nella sconfitta del centrosinistra, è che, in ogni caso, la nostra analisi era giusta: avevamo capito che la città chiedeva rinnovamento e questo si vede in maniera estremamente chiara guardando i risultati elettorali”.