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Mi presento, ma poi non mi voto. Ben 43 candidati consiglieri a quota zero

425 aspiranti consiglieri, molti di loro però hanno solo timbrato il cartellino in una campagna elettorale che non li ha visti nemmeno partecipare
Pubblicato il 5 Ottobre 2021

Mi candido, ma non mi voto. Sembra un paradosso, eppure è ciò che è accaduto domenica 3 e lunedì 4 ottobre ai seggi di San Benedetto. Per ben 43 volte. Tanti sono infatti i candidati in consiglio comunale che nelle liste hanno svolto il mero ruolo di presenza, o di riempitivo.

425 aspiranti consiglieri, molti di loro però hanno solo timbrato il cartellino in una campagna elettorale che non li ha visti nemmeno partecipare. Della serie: ci sono, ma è come se non ci fossi.

A guidare la classifica è la coalizione di Pasqualino Piunti con ben 19 “quote zero”, seguita da quella di Antonio Spazzafumo a 18. Poi Serafino Angelini a 5, Aurora Bottiglieri a 1 e Paolo Canducci fuori da questa non invidiatissima classifica.

Nel centrodestra il movimento con più candidati senza nemmeno una preferenza è il Popolo della Famiglia (10). Dietro Noi con l’Italia con 6 candidati ‘fantasma’ e Forza Italia con 3.

Nella squadra di Spazzafumo si registrano 5 candidati con zero preferenze nel Centro Civico Popolare, 4 in San Benedetto Viva, 4 in Rivoluzione Civica, 4 in Rinascita Sambenedettese e uno in Libera.

Nei Cinque Stelle i candidati senza voti sono 4, a cui si aggrega l’unico caso rilevato in Cambia San Benedetto. Stesso discorso per Articolo Uno (1).

In diversi casi, va detto, si tratta di persone che non risiedono a San Benedetto. Restano tuttavia le perplessità su una pratica, quella della composizione delle liste, che spesse volte lascia a desiderare.