SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Le parole del segretario generale Stefano Zanieri non vanno giù all’opposizione. A contestare le sue osservazioni è anche Annalisa Marchegiani, che evidenzia come il suo ruolo debba essere quello di garante della correttezza e del buon andamento della pubblica amministrazione.
“Curioso che sia proprio lui ad accusare l’opposizione di strategie ostruzionistiche, quando queste sono sistematicamente messe in atto dalla stessa maggioranza. Qui è in atto una chiara strumentalizzazione del regolamento comunale. Le commissioni, che servono tra l’altro a dare pareri, anche preliminari e che hanno funzioni anche di verifica, proprio a garanzia dell’operato dell’amministrazione, non vengono convocate o si riescono a fare, previa formale richiesta dell’opposizione, a giochi fatti quando non servono più”.
L’esponente dei Verdi entra nei dettagli: “In merito al Ballarin, stiamo parlando di un’area strategica per la città, l’amministrazione ha dato incarico a Canali e non si sa chi e come ha deciso, ha presentato un progetto, lo ha presentato alla città con l’archistar, c’è stato un consiglio aperto, poi di colpo ha cambiato tutto. Di ritorno dall’ennesimo pellegrinaggio a Parma, il sindaco ha comunicato che la gradinata ha problemi di staticità e sarà abbattuta, senza darne evidenza alcuna. Dove sta la relazione tecnica di Canali a supporto di tali generici enunciati? Sono stati fatti saggi sui materiali e sul terreno? Se sì, chi li ha eseguiti? Chi li ha pagati? E quanto? Questa cosa si è scoperta oggi o si sapeva già? Se sì, perché non se ne è tenuto conto fin dall’inizio? E ancora, perché l’area di intervento si è dimezzata, lasciando metà del campo a verde non attrezzato e senza costruzioni? Non sembra avere un senso, a meno che non si siano accorti che in quella zona dovrà sorgere l’area parcheggio a servizio dello sviluppo dell’area portuale. Ma allora bastava dirlo, anche se ad onor del vero il piano del porto esiste da una decina di anni, mica da ieri. Infine ci sono altre variazioni rispetto al progetto iniziale, come ad esempio l’abbattimento delle mura perimetrali, cosa che di per sé trovo positiva, se non fosse che di fatto il progetto presentato in pompa magna alla città non esiste più, è diventato altra cosa e se fosse per la maggioranza si dovrebbe andare avanti senza condividere niente, nessuna informazione, nessuna evidenza di questi passaggi. Poi ci si meraviglia che i consiglieri vengono a chiedere l’accesso agli atti. L’esercizio di questo diritto è la diretta conseguenza della mancata condivisione delle informazioni ai consiglieri e alle commissioni”.
Prosegue la Marchegiani: “La questione peraltro non è isolata, per questa amministrazione non condividere le informazioni è una consuetudine. Come per il recente Piano Urbano della Mobilità Sostenibile per cui la maggioranza si è mossa solo per venire a presentare il conto in consiglio, un conto salato peraltro, ma la discussione non c’è stata. Un’amministrazione che fa ricorso a tavoli carbonari, a cui peraltro non è dato sapere chi partecipa”.