“Aumentano gli investimenti rispetto a quelli ricevuti in eredità nel triennio 2018-2020: da 43 euro per abitante a 159 euro a cittadino le risorse destinate a infrastrutture strategiche per il rilancio dell’economia regionale. Programma realistico, nel segno del pragmatismo che caratterizza l’operato della Giunta Acquaroli”. È il commento dell’assessore alle Infrastrutture Francesco Baldelli, in occasione dell’approvazione, in Consiglio regionale, del Piano triennale delle opere pubbliche 2023-25. Continua l’assessore: “Impresso uno scatto decisivo alla politica infrastrutturale delle Marche, una politica che ha come principale obiettivo quello creare nuove opportunità e ridurre le diseguaglianze territoriali. Abbiamo inserito opere progettate e finanziate per un totale di 235 milioni di euro, facendo registrare un aumento del 370% di investimenti strategici infrastrutturali rispetto alla programmazione del passato. Avremo un triennio di grande trasformazione per le infrastrutture delle Marche. Il Piano è frutto di una visione strategica complessiva organizzata in questi 30 mesi di governo, solo una parte delle centinaia di milioni di euro attivati per riconnettere le Marche all’Europa. Nei prossimi mesi, con le variazioni al Piano e l’adozione di quello in studio per il 2024, verranno inseriti ulteriori investimenti per opere infrastrutturali strategiche che sbloccheranno le Marche. Dai nuovi ospedali di Pesaro e Macerata agli ampliamenti alle opere ‘extra Piano’, come tra le altre la Fabriano-Sassoferrato, la bretella tra Marotta e Fano, il Ponte sul Tenna all’uscita dell’A14 a Porto Sant’Elpidio, le Palazzine delle Emergenze Urgenze a Civitanova Marche, Fano, Senigallia e Urbino, il nuovo presidio di Cagli e la completa ristrutturazione dell’ospedale di Pergola. Ma anche la variante a Campiglione di Fermo e nuove infrastrutture viarie previste in tutta la regione”. Nel Piano non vengono ricomprese, quindi, né le opere di valore inferiore ai 100mila euro, né quelle finanziate dalla Regione, ma in cui i soggetti attuatori sono gli enti locali, né quelle finanziate da trasferimenti regionali ad Anas, altri enti e società di Stato. Il Piano prevede 88 milioni di euro per le infrastrutture viarie, 62 per la difesa del suolo, 59 per l’edilizia sanitaria ospedaliera e 20 per la valorizzazione del patrimonio.
“Interventi che interessano tutte le province delle Marche. Un Programma sempre in crescendo dal 2020, in termini di risorse e di opportunità per i territori delle Marche. Quota arrivata a 235 milioni di euro, più che triplicata rispetto alla media dei programmi del triennio 2018-20, con ulteriori 59 milioni di euro previsti per il completamento delle opere nelle annualità successive”. Non solo aumenti in termini assoluti, ma una costante crescita degli interventi già messi a terra: dai 13 milioni di interventi cantierati nel 2021 ai 25 milioni messi a terra nel 2022, con il raddoppio delle capacità operative della Regione Marche. “Continuiamo a scaricare a terra interventi infrastrutturali che fungono da volano sia per il settore delle costruzioni che per l’indotto, migliorando al tempo stesso l’offerta dei servizi di chi vive e lavora nelle Marche attraverso la realizzazione di opere pubbliche di rilievo. Il cambio di passo riguarda la crescita quanti-qualitativa della programmazione, tra opere già inserite che vogliamo concludere, quelle che abbiamo in programma di inserire e che attiveremo con le società collegate che collaborano con la Regione”.