SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Il comitato Salviamo il Madonna del Soccorso scrive alla direttrice generale dell’azienda sanitaria Nicoletta Natalini, a cui qualche settimana fa erano stati chiesti i dati dei due ospedali del Piceno riferiti al 2022 suddivisi per singoli reparti.
“Nello specifico ci interesserebbe conoscere il numero dei posti letto, il numero dei ricoveri, il numero delle giornate di degenza per ciascun reparto. Tali dati sicuramente saranno da tempo registrati nel sistema informatico e la loro stampa potrebbe richiedere, al massimo, mezz’ora di tempo. Dopo dieci giorni dalla nostra comunicazione abbiamo reiterato la richiesta con una seconda p.e.c.”.
Il presidente Nicola Baiocchi spiega: “Purtroppo ad oggi da parte sua non abbiamo ricevuto alcun dato e alcuna comunicazione. Il Comitato ritiene che tutti i cittadini abbiano il diritto-dovere, e questo lo ribadiremo sempre con forza, di conoscere i dati basilari sull’attività degli ospedali pubblici e, soprattutto, quelli che riguardano la loro Provincia di residenza. Questo perché senza quei dati tutte le discussioni sulla sanità, sui suoi problemi e sulle loro possibili soluzioni, sono solo vuote e sterili chiacchiere, alimentate da politici che mirano unicamente al personale bacino elettorale, anche in pregiudizio dei territori limitrofi. L’esperienza vissuta in questo territorio è, per il passato, totalmente negativa come i 43 posti letto cancellati dall’oggi al domani senza che i cittadini ne fossero a conoscenza, o affermazioni sbagliate tipo ‘non può esserci l’Utic se non c’è l’emodinamica’. Per questi motivi le chiediamo pubblicamente se voglia cortesemente e doverosamente fornirci i dati – scelta già effettuata dal dottor Milani nel 2019, con i dati dal 2015 al 2018 – oppure se ritenga fuori discussione ottemperare a questa richiesta. In questo secondo caso dovrebbe spiegare, prima di tutto ai cittadini, le cui tasse pagano la sanità pubblica, e poi al Comitato, la motivata decisione del suo rifiuto. Ciò pur non avendo noi richiesto dati sensibili, anche se sappiamo bene quanto sia sgradita e sgradevole la divulgazione di taluni di essi in quanto permetterebbero una corretta riorganizzazione ospedaliera e il venir meno di un annoso squilibrio, di cui lei non è certo la responsabile, creato ad arte e sempre mantenuto in danno del Madonna del Soccorso”.