Due grandi obiettivi, l’uno legato all’altro. “Siamo convinti che si possa ottenere un grande successo già al primo turno” dice Maurizio Lupi rivolgendosi a Pasqualino Piunti. L’altra missione sarà quella di essere decisivi con Noi con l’Italia che alle elezioni si appoggia alla civica di Tablino Campanelli San Benedetto per San Benedetto: “Se non prende almeno il 5% cambiamo il coordinatore e lo mandiamo a casa”, scherza l’ex ministro. “E’ inutile fare i falsi modesti, una vittoria immediata, anche grazie al nostro contributo, sarebbe un segnale importante per tutte le Marche”.
Sì perché Lupi, giunto in riviera lunedì pomeriggio, lega il voto a San Benedetto ad un giudizio sull’operato della Regione: “E’ un test molto importante. Il vostro è il primo grande comune che va al voto dopo la vittoria di Acquaroli. L’appuntamento riguarderà il buon governo del sindaco uscente, ma sarà un segnale anche per la giunta Acquaroli. Abbiamo voluto essere presenti con una lista, recuperando una civica. Abbiamo Tablino che ci dà una grossa mano”.
Lupi fu uno dei primi a promuovere l’idea di un Piunti bis: “Il nostro appoggio è giunto in tempi non sospetti. Se si governa cinque anni non si finisce. Se non ci sono motivi personali che impediscono di proseguire, il 5+5 è automatico, è anche una prova di serietà della politica. Se hai governato cinque anni ti fai giudicare. Dici cosa hai fatto di buono e magari pure dove devi correggerti e potresti fare meglio”.