OFFIDA – La sinistra chiede spiegazioni a Lucciarini. Dopo le notizie riportate dalla stampa di un episodio di violenza del quale il sindaco di Offida sarebbe stato coinvolto, Rifondazione, Sinistra Italiana, Pci e l’associazione “Qualcosa di Sinistra” chiedono al primo cittadino offidano di smentire la notizia oppure di dimettersi. I fatti si sarebbero svolti durante il “Bove Finto” dove, stando a quanto riportato da alcuni giornali, Lucciarini avrebbe colpito una donna. “Il sindaco – spiegano i firmatari della richiesta – si sarebbe reso protagonista di tafferugli e atti di violenza, arrivando in un’occasione a sferrare un pugno sul volto di una donna e provocandole lesioni e una prognosi di dieci giorni. Abbiamo atteso per quasi una settimana una smentita da parte del primo cittadino di Offida, presidente dell’Unione dei Comuni della Vallata del Tronto e vice segretario regionale del Partito Democratico. Per quasi una settimana abbiamo taciuto, ritenendo il silenzio una forma di “garanzia” rispetto a una vicenda che al momento non troverebbe riscontro in nessuna denuncia. Abbiamo atteso un chiarimento anche dal suo partito, il PD, partito che governa Offida, la nostra provincia e la Regione, e che si dichiara impegnato nella lotta alle violenze”.
I rappresentanti delle sinistra sottolineano l’assenza di smentite: “Al momento non abbiamo letto nulla, se non una parziale assunzione di responsabilità da parte di Lucciarini, che comunque giustifica le violenze in un “contesto di goliardia”. A quasi una settimana da quei presunti fatti ci rivolgiamo dunque all’amministratore pubblico e al dirigente politico. Se quanto continuiamo a leggere sui giornali e i social network è falso, cioè se Lucciarini non si è reso protagonista di nessuna violenza, gli chiediamo di dichiararlo chiaramente e di procedere con tutte le azioni, anche legali, per tutelare la sua immagine e quello che egli rappresenta per la comunità. Quereli i giornali che hanno riportato il falso e i cittadini che continuano a sostenerlo, troverà tutto il nostro sostegno e la nostra solidarietà se i giudici gli daranno ragione poiché mai ci permetteremmo di ipotizzare fatti tanto gravi e diffamatori. Se invece quello che leggiamo è vero, se cioè Lucciarini ha partecipato a risse e colpito anche una donna, gli chiediamo di spiegare pubblicamente quanto accaduto, scusarsi e rassegnare le sue dimissioni da sindaco e presidente dell’Unione dei Comuni della Vallata del Tronto. La carica che egli ricopre, il ruolo pubblico che riveste, non gli consentirebbero – a questo punto – di rappresentare i cittadini di questo territorio. In qualità di sindaco, Lucciarini è responsabile dell’ordine pubblico e della sicurezza delle manifestazioni che si svolgono nella sua città, ordine pubblico che tuttavia egli per primo avrebbe turbato. Ci chiediamo, inoltre, con quale autorevolezza l’amministratore potrà in futuro trattare temi oggi cruciali, per esempio il bullismo e la violenza. Se Lucciarini ha commesso quelle violenze – di cui scrivono i giornali e soprattutto se le ha commesse deliberatamente – è del tutto evidente che deve assumersi tutte le responsabilità, anche politiche, poiché egli ha scelto di essere un uomo delle istituzioni, una figura pubblica. Non esistono motivazioni di goliardia, non esiste mai la sfera privata quando si compiono violenze, tantomeno se si indossa la fascia tricolore”.