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L’ordinanza della movida non piace ai cittadini: “Promesse non mantenute. Chiudere i bar alle 3 significa avere chiasso fino alle 4”

Parla Giovanni Filippini, ex presidente di Marina Centro: "Non è cambiato nulla". Confermato quanto contenuto nell'ordinanza 2022
Pubblicato il 16 Giugno 2023

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. L’incontro sulle regole della movida tra il sindaco Spazzafumo e gli operatori non convince i cittadini. La conferma dell’ordinanza dello scorso anno, in base alla quale i locali potranno chiudere alle 3 e le discoteche alle 5, manda su tutte le furie il comitato “Fermiamo Capitan Fracassa” soprattutto perché nelle ultime settimane si era ipotizzato di un giro di vite proprio sugli orari di chiusura. Giro di vite che, stando a quanto annunciato al termine dell’incontro di ieri, non c’è stato.

A parlare è Giovanni Filippini, già presidente del comitato Marina Centro. “Come immaginavo solo parole – spiega -. Avevo letto che sarebbero state invitate anche le associazioni dei residenti ma così non è stato”. L’incontro, a quanto si apprende, ha visto il solo coinvolgimento degli operatori di categoria. “Chiudere alle tre – continua Filippini – significa avere lo stazionamento fino alle quattro mentre non si parla in nessun modo di regolamento acustico”,

Per Filippini, insomma, sono state fatte soltanto promesse. “La stessa cosa che è accaduta con gli altri. Non è cambiato nulla”. Di fatto niente verrà modificato rispetto all’ordinanza 2022. La chiusura è alle 3 per tutti i bar del centro e non solo, mentre alle 5 dovranno spegnere la musica gli chalet e i locali che fanno discoteca così come quelli che hanno licenza di pubblico spettacolo. E’ stato inoltre fissato all’una lo stop della musica nei bar del centro.

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