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Linea ferroviaria Adriatica, l’accusa di Fede: “Il Governo ha tagliato le risorse. Questi sono i risultati del modello Marche”

"A pensar male si fa peccato ma vista la linea politica a cui ci siamo ormai tristemente abituati, sembra proprio che l’esecutivo stia continuando con il suo progetto di smontare ogni azione, ogni misura e ogni stanziamento voluto dal Movimento Cinque Stelle"
Pubblicato il 16 Novembre 2023

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Giorgio Fede ancora una volta contro il Governo Meloni. L’accusa del deputato dei Cinque Stelle è di aver deciso di stralciare 350 milioni con la nuova legge di bilancio, che toglieranno importanti risorse per il completamento dei corridoi della linea ferroviaria Adriatica. “Risorse che erano frutto del mio lavoro in commissione Lavori Pubblici e Infrastrutture del Senato, e del presidente Mauro Coltorti, poi inseriti nella legge di Bilancio del 30 dicembre 2021. Restiamo allibiti”.

Fede accusa: “Ma la destra di Giorgia Meloni non aveva a cuore la nostra Regione? Questi sono i risultati del tanto decantato modello Marche? Il finanziamento, per un totale di 5 miliardi, arrivava dopo che nell’agosto 2021 la Commissione Lavori pubblici e Trasporti del Senato aveva approvato una mia osservazione, nell’ambito del parere sulla Relazione Programmatica 2021, nella quale chiedevo a gran voce il completamento dei corridoi. Mi ero fortemente impegnato affinché il Governo attuasse la mia osservazione affinché l’intermodalità coinvolgesse Marche, Abruzzo e Puglia, finora fortemente penalizzate nei collegamenti. Era una priorità mia e del Movimento Cinque Stelle dare risposte concrete a quei territori che sono tuttora esclusi in maniera totale o parziale dalle reti transeuropee di trasporto. Questo taglio rappresenta un danno enorme per le Marche, l’Abruzzo e la Puglia. A pensar male si fa peccato ma vista la linea politica a cui ci siamo ormai tristemente abituati, sembra proprio che l’esecutivo stia continuando con il suo progetto di smontare ogni azione, ogni misura e ogni stanziamento voluto dal Movimento Cinque Stelle. Anche a costo di danneggiare una Regione che ha sostenuto fortemente la destra. Visto il silenzio del governatore Francesco Acquaroli e di tutti gli altri sodali di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, devo pensare che siano tutti soddisfatti. E le Marche pagano”.

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