GROTTAMMARE – Proseguono i lavori nell’area circostante la “Fontana del Latte”, un luogo simbolico del quartiere San Martino, prossimo alla chiesa. I lavori di sistemazione della fontana sono stati finanziati dall’amministrazione comunale di Grottammare e dell’Ato n. 5 Marche, all’interno del progetto di valorizzazione delle fontane storiche pianificato dall’ente.
Il progetto di riqualificazione, curato dall’architetto Carminio Spinucci, prevede le seguenti opere e fasi di lavoro:
· sistemazione dell’antico sentiero di accesso alla fonte con il consolidamento delle scarpate, con intervento d’ingegneria naturalistica di contenimento del camminamento;
· pulizia e sistemazione del terreno intorno alla fonte, demolizione delle superfetazioni e restauro dell’antica fonte;
· sistemazione dell’area verde antistante la fonte, pulizia dei locali dell’antico mulino, apposizione di pannello storico didattico illustrativo della storia della Fontana del Latte;
· sistemazione della parete-scarpata di confine con la proprietà del vicino Condominio.
La Fontana del Latte si trova probabilmente nel luogo dove ebbe origine il primo insediamento abitativo della città di Grottammare. Essa è parte di un complesso storico di origine picena in cui insiste la chiesa di San Martino ex tempio pagano, divenuta in seguito abbazia benedettina con annessi mulini ad acqua, che sfruttavano con un sistema di canali le acque provenienti dalla sorgente in località Granaro raccolta all’interno di una cisterna di epoca romana (I sec. a.C.) e indirizzata tramite fosso canale ai mulini.
La fontana è alimentata da una sorgente d’acqua potabile (ed è per questo motivo oggetto di venerazione in antichità) che probabilmente si trova all’interno dell’attuale chiesa di San Martino. È infatti ipotizzabile che sorgesse al centro dell’ex tempio, dove oggi è presente una vasca circolare al di sotto del piano di calpestio. L’acqua scorrendo sottoterra va a decantarsi all’interno di un pozzo, posto al di sopra dell’attuale fonte per poi uscire all’altezza dell’antico mulino un tempo di proprietà del vescovo di Fermo, come attesta il primo documento storico datato 1030 (atto di acquisto del Monastero di San Martino).
Insieme al Bagno della Regina e le altre vasche di accumulo di epoca romana presenti sul territorio la Fontana del Latte dimostra come l’area circostante la chiesa di San Martino fosse profondamente legata ai riti di fertilità e fecondità femminile; un aspetto simbolico confermato anche dal culto della “Madonna del Latte” presente all’interno della chiesa di San Martino.
“Stiamo lavorando a gran giornate per terminare i lavori entro la primavera – ha dichiarato il Sindaco Enrico Piergallini -. Vorremmo poter condividere con la città la felicità di aver recuperato all’utilizzo pubblico e alla coscienza culturale cittadina un luogo profondamente radicato nella storia di Grottammare. Come il progetto di valorizzazione del Bagno della Regina, anche il recupero della Fontana del Latte attraversa e unisce diversi settori come il recupero della qualità urbana, lo studio archeologico del territorio, la promozione in chiave turistica delle nostre bellezze e soprattutto la condivisione di spazi comuni per i cittadini. Un progetto esemplare di cui andiamo fieri”.