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L’attacco di Sinistra Italiana-AVS: “Stagione programmata con l’avanzo di bilancio. Per un calendario estivo fatto di ciarpame e de “lu magnà”

L'affondo del gruppo: "Una politica culturale basata sulla qualità,  sulla progettazione e sulla programmazione,  avrebbe bisogno  di un’amministrazione diversa  e di  assessori meno evanescenti"
Pubblicato il 17 Giugno 2024

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. “Oltre 900 mila euro dell’avanzo di bilancio appena approvato risulterebbero destinati ad eventi e attività promozionale della città. La notizia di per sé potrebbe essere considerata buona, vista la vocazione turistica della nostra città. La stessa amministrazione comunale ha sbandierato in una conferenza stampa il cospicuo impiego di risorse da qui a fine anno per eventi estivi e promozione del brand di San Benedetto. Siamo costretti però  a fare alcune considerazioni critiche”. Lo affermano da Sinistra Italiana-Alleanza Verdi Sinistra riferendosi all’amministrazione comunale sambenedettese.

“Innanzitutto, come già detto, eventi e promozioni sono finanziati quasi integralmente con l’avanzo di bilancio. Ora l’avanzo di bilancio è una risorsa per così dire “precaria”, un anno può essere di un certo ammontare e l’anno dopo molto inferiore. Per questo il suo impiego è consentito, anche se Spazzafumo sembra non essersene accorto, unicamente per spese non ricorrenti. (Senza tenere conto poi che un avanzo di bilancio molto alto non è un segnale di buona amministrazione, ma è invece sintomo evidente del non sapere programmare, agire e realizzare). Come si possa quindi  impostare una politica di programmazione culturale e di promozione della città  sulla base di risorse che non sono  certe, né prevedibili anno per anno appare un autentico mistero”.

SI e AVS vanno ad esaminare gli eventi preannunciati  che comporranno il cartellone estivo. “Osservandoli si scopre poi che, a parte ovviamente alcune lodevoli eccezioni, ci si trova di fronte a un accumularsi indistinto di micro iniziative, serate con  cantanti ormai decotti  all’insegna della nostalgia monetaria,  mercatini di cianfrusaglie e ciarpame vario, e soprattutto il cibo o food come si dice oggi,  insomma “lu magna’ ”, re indiscusso ormai di qualsiasi stagione estiva, invernale e primaverile di sorta. Ma ciò che più colpisce è soprattutto l’assenza di qualsiasi valutazione qualitativa degli eventi proposti e di qualsiasi programmazione e investimento di lungo periodo”.

“Appare purtroppo evidente e manifesta  la palese incapacità dell’amministrazione comunale  di  attivare una  progettazione culturale propria di più ampio orizzonte,  che non si riduca al mero finanziamento di pacchetti già predisposti da altri  da prendere “chiavi in mano”. La verità è che una politica culturale basata sulla qualità,  sulla progettazione e sulla programmazione,  avrebbe bisogno  di un’amministrazione diversa  e di  assessori meno evanescenti, in grado di  mettere in rete e valorizzare le realtà associative e le tante buone energie presenti in città, che siamo sicuri non aspettano altro che essere stimolate e  coinvolte per migliorare e far crescere l’attrattività, la vivacità e vitalità della nostra San Benedetto”.

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