SAN BENEDETTO DEL TRONTO. “Mai il livello politico locale è stato così basso, cartina di tornasole è questa amministrazione di avventurieri”. Il duro affondo arriva da Niccolò Bagalini, che attacca a testa bassa l’amministrazione comunale.
“Mentre i nostri cugini ascolani vantano il sindaco più amato d’Italia, noi abbiamo il sindaco più criticato degli ultimi 30 anni. E tutto questo in un periodo storico fondamentale per le opportunità di crescita e sviluppo. Il risultato di questa divergenza è facile e semplice da spiegare: ad Ascoli Piceno riescono a creare progetti politici a lungo termine, che vanno da qui a venti anni, a San Benedetto del Tronto abbiamo degli amministratori che riescono a malapena a progettare la giornata. La sinistra, che è stata complice e protagonista dell’elezione di Spazzafumo, dovrebbe cospargersi il capo di cenere ogni giorno; fare ora i professori non serve a nulla se non ad accrescere la rabbia dei cittadini”.
Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia cita gli esempi più freschi: “I risultati sono sotto gli occhi di tutti, basti pensare ai lavori del lungomare bloccati. Come non richiamare la questione Ballarin, per la quale nonostante i molti soldi spesi per l’archistar e nonostante l’ impagabile impegno effettuato dagli uffici comunali, ancora non si è sicuri né se il progetto porterà la firma del professore parmense, né se raggiungeremo l’obiettivo di ottenere i finanziamenti. Ed ancora le tante opere promesse in campagna elettorale che tardano ad arrivare come la messa in sicurezza del sottopasso di via Mare, come il mercato coperto in Piazza Montebello, come la riqualificazione di Piazza Andrea Pazienza diventata ormai un ricettacolo di biciclette rubate e, ahinoi, urinatoio per cani nei giorni di pioggia. Il tutto contornato da sporcizia e degrado urbano. Per non parlare della sicurezza, con molte parti della zona che in tarda notte si trasformano in far west, e le tante razzie riguardanti le auto sventrate. Paradossale che, nonostante sia evidente una seria problematica riguardante la sicurezza dei cittadini e turisti, dopo quasi due anni non sia mai stata convocata nemmeno una commissione sul tema”.
Immancabile l’accenno al Villaggio Coldiretti: “In questi giorni è dislocato nelle vie e piazze centrali della nostra città. Manifestazione di assoluta importanza nazionale, grande opportunità per San Benedetto di essere vetrina nazionale della produzione agricola Made in Italy. Se sfruttata al meglio, naturalmente. Al contrario, a causa di un’evidenziata incapacità organizzativa, la logistica posta in essere dall’attuale amministrazione sta trasformando l’evento in una vera e propria gabbia per i cittadini, per i turisti e per i commercianti. La mia sensazione è che questa amministrazione arriverà al termine del proprio mandato, dopo i canonici 5 anni. Amministrare la città con un manciata di voti è un’occasione irripetibile, che questa maggioranza si guarda bene dallo sprecarla. Con questo però sicuramente finirà anche l’esperienza politica di tutti quelli oggi al fianco del sindaco Spazzafumo che vedranno il loro consenso dimezzarsi ed essere – o non essere affatto – ricordati come meteore passeggere. Se vige un minimo di buon senso qualcuno lasci la poltrona e faccia un passo indietro”.