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La denuncia di Emanuela Carboni: “Al centro Primavera ci sono ancora restrizioni Covid. Accessi contingentati anche per i familiari”

La consigliera comunale: "Possono fare visite solo un paio di volte a settimana per 45 minuti, previo appuntamento"
Pubblicato il 22 Agosto 2024

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. La consigliera comunale di San Benedetto del Tronto, Emanuela Carboni, ha sollevato gravi preoccupazioni riguardo alla situazione in cui versano gli ospiti del Centro Primavera, una struttura che ospita anziani nella città.




La Carboni non ha esitato a definire “deplorevole” la condizione attuale del centro, ponendo l’accento su come, nonostante l’evolversi della pandemia, gli anziani siano ancora soggetti a restrizioni che lei stessa definisce ingiustificabili.

“Una situazione che mi è stata più volte segnalata dai familiari degli ospiti di quella struttura che sono ancora soggetti alle restrizioni Covid,” ha dichiarato la Carboni. “Gli ingressi sono contingentati. I familiari possono fare visite solo un paio di volte a settimana per 45 minuti, previo appuntamento. Il servizio interno di parrucchieria è ancora sospeso dall’inizio della pandemia, perché chi svolge tale attività non può entrare e questo toglie ancor più dignità agli ospiti che si vedono trascurati anche nella cura del proprio aspetto,” ha aggiunto.

Le accuse della consigliera non si limitano alle restrizioni sanitarie. La Carboni ha puntato il dito contro l’amministrazione comunale, accusandola di non aver stanziato alcuna risorsa economica per migliorare le condizioni di vita degli anziani ospitati nel Centro Primavera. “L’amministrazione non ha destinato neanche un euro per rendere meno pesante la vita di questi anziani acquistando condizionatori per le stanze da letto” ha affermato con fermezza. “Ma non ha esitato un attimo a spendere 100.000 euro per ristrutturare gli uffici del sindaco e della segreteria.”

La consigliera ha poi criticato l’approccio dell’amministrazione, accusandola di essere più attenta alla propria immagine che al benessere dei cittadini. “Si dichiarano tanto attenti al sociale. Nella realtà dei fatti, invece, si predica bene e si razzola male. Sono bravissimi ad autocelebrarsi, non perdono occasione per farlo attraverso i social, ma dovrebbero iniziare a fare realmente il proprio dovere. Tutelando il benessere dei cittadini che stanno vivendo questo disagio ed eliminando i limiti che stanno facendo vivere a questi ultimi una vita da reclusi ormai da troppo tempo.”

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