ASCOLI PICENO. L’incontro tra il sindaco di Ascoli, Marco Fioravanti, e la direttrice generale dell’azienda sanitaria territoriale di Ascoli Piceno, Nicoletta Natalini, ha scatenato un’accesa polemica politica. Il capogruppo regionale del Partito Democratico, Maurizio Mangialardi, e la vicepresidente della Commissione Regionale Sanità e Politiche Sociali, Romano Carancini, hanno duramente criticato l’evento, definendolo un “imbarazzante show di propaganda elettorale” e accusando i protagonisti di aver “calpestato la dignità delle istituzioni”.
Carancini ha esordito condannando fermamente l’intervista della direttrice Natalini al sindaco Fioravanti, descrivendola come un’azione che “supera i limiti della goliardata territoriale” e che “squalifica irrimediabilmente la governance dell’intero governo sanitario dell’Ast 5 di Ascoli Piceno”. Carancini ha espresso la sua indignazione per quello che ha definito “un duetto imbarazzante”, caratterizzato da domande accomodanti e risposte forzatamente positive, e ha accusato Natalini di essersi prestata alla propaganda pubblica di una campagna elettorale.
Secondo Carancini, questa vicenda ha umiliato il personale sanitario e ha falsificato la rappresentazione dello stato della sanità ascolana. Di conseguenza, ha annunciato, insieme a Mangialardi, di aver chiesto chiarimenti all’assessore alla sanità Filippo Saltamartini durante la prossima seduta di commissione.
“Istituzioni piegate ai propri scopi”
Maurizio Mangialardi ha rincarato la dose, accusando il centrodestra di Francesco Acquaroli di trattare le istituzioni come se fossero “cosa loro” e di piegarle ai propri scopi con prepotenza. Mangialardi ha criticato duramente la direttrice Natalini per aver partecipato a quello che ha definito “uno show di propaganda elettorale”, superando il limite dell’accettabile. Ha sottolineato come un mese fa la direttrice dell’Inrca avesse declinato un invito ufficiale della IV Commissione, inviando solo una relazione scritta, contrastando con l’atteggiamento servile di Natalini verso il sindaco Fioravanti.
Mangialardi ha inoltre evidenziato i problemi derivanti dalla riorganizzazione del sistema sanitario regionale voluta da Acquaroli, che ha portato alla cancellazione dell’Asur e all’istituzione delle Ast. Ha denunciato l’aumento delle liste di attesa, il mancato potenziamento degli organici e l’aumento della mobilità passiva verso ospedali fuori regione, attribuendo queste problematiche alla creazione di centri di potere politico rispondenti esclusivamente alla giunta regionale e agli amministratori locali di centrodestra.