SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Gira tutto attorno al programma di mandato. Da una parte invocato con insistenza dal Partito Democratico, dall’altra tenuto in naftalina dall’amministrazione comunale.
“Siamo a fine settembre e Piunti non lo ha ancora portato in Consiglio”, tuonano i democratici. “Sono polemiche sterili – risponde il vicesindaco Andrea Assenti – rispetteremo i tempi previsti dalla legge, entro fine ottobre lo porteremo ad approvazione”.
Questione di forma e di sostanza. Nel primo caso, il Pd mette mano al calendario, rimarcando la lentezza operativa del centrodestra. Basterebbe però consultare gli archivi del Comune per accorgersi che l’amministrazione Gaspari, sia nel 2006 che nel 2011, firmò il documento solo il 18 ottobre, quattro mesi dopo la vittoria elettorale.
Il voto in assise arrivò ancora più tardi. Nel 2011 il programma di mandato passò il 16 novembre, mentre dieci anni fa si dovette attendere addirittura il giorno 30 dello stesso mese.
C’è poi il discorso delle Commissioni. Per Flavia Mandrelli non si sarebbero dovute istituire prima dell’approvazione delle linee programmatiche. Pure qui i precedenti parlano chiaro: cinque anni orsono la maggioranza diede vita agli organi consiliari permanenti già il 7 luglio, in occasione del secondo consesso del Gaspari-bis.
Per quel che riguarda la sostanza, va verificata piuttosto la fattibilità degli impegni assunti. Inutile ricordare che Gaspari promise per due volte l’approvazione di un nuovo piano regolatore, successivamente rinnegato e definito “iniquo e sbilanciato”.
Il Prg verrà certamente introdotto nel ‘tomo’ di Piunti. Così come la revisione del piano di spiaggia – chiamato a sostituire l’attuale, ritenuto troppo restrittivo in un’ottica di crescita turistica – e un nuovo piano del traffico.
Da chiarire i destini di bretella e piscina comunale. “La circonvallazione è un’opera importante ma di difficile realizzazione – osserva Assenti – occorrerà mettere d’accordo i vari enti; una volta votato il programma andrà creato un tavolo con le parti interessate”.
Sulla vasca scoperta si dovrà invece combattere contro il tempo. Vanno trovati al più presto i soldi e avviati i lavori di ristrutturazione per non rischiare di veder slittare la riapertura dell’impianto esterno al 2018.