Area Brancadoro, dialoghi tra comune e Sideralba
SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Bypassare il piano particolareggiato previsto dalla legge urbanistica per intervenire direttamente sulla zona, evitando così un passaggio in consiglio comunale. Si parla dell’area Brancadoro per la quale la Sideralba, azienda titolare del terreno, ha chiesto al comune di valutare questo tipo di percorso. A confermarlo è l’assessore all’Urbanistica Bruno Gabrielli.
“I legali della società ci hanno mandato un parere sulla possibilità di evitare il piano particolareggiato – afferma – i nostri uffici stanno valutando la richiesta. Quando avremo qualche riscontro ne discuteremo in maggioranza e in commissione”.
Al centro della scena c’è il progetto dell’azienda di Luigi Rapullino che punta a realizzare impianti sportivi, arene, parcheggi e verde. In tal senso, l’articolo 49 delle norme tecniche di attuazione prevede che per qualsiasi intervento in quell’appezzamento si ricorra ad un piano particolareggiato.
“Quella è un’area particolare e strategica che è regolamentata – precisa Gabrielli – c’è attenzione in merito al suo sviluppo. Al momento però stiamo parlando solo di ipotesi, non c’è niente di concreto”.
Per l’assessore tra l’approdo in assise e il semplice passaggio in giunta non ci sarebbe particolare differenza: “Se va in consiglio, ci va perché siamo favorevoli e abbiamo comunque i numeri per andare avanti. Qualora ci fosse questo passaggio, avverrebbe perché ne siamo convinti come maggioranza. Spero che una risposta degli uffici arrivi entro gennaio, in modo da arrivare alla prossima commissione in maniera informata. Tutto verrà fatto con la massima trasparenza, nessuno vuole esautorare nessuno. La gestione sarà trasparente”.
La commissione
La commissione a cui fa riferimento Gabrielli dovrebbe tenersi il prossimo 29 gennaio, con la convocazione che spetterà alla presidente Annalisa Marchegiani. E’ facilmente immaginabile che in quella sede l’opposizione si opporrà fermamente all’eventualità avanzata dagli avvocati del gruppo.
Le prime proteste sono già arrivate da Sinistra Italiana, con Giorgio Mancini allarmato per la possibilità di rendere la procedura di intervento sull’area più semplice e veloce.
L’attacco
“L’articolo 49 delle norme tecniche di attuazione – afferma Mancini – attualmente prevede che per qualsiasi progetto da realizzare nell’Area Brancadoro conforme al Prg occorra un preventivo piano particolareggiato di iniziativa pubblica o privata. Quindi basterebbe cancellare nell’articolo 49 tutti i riferimenti alla necessità del piano particolareggiato in modo da consentire nell’area Brancadoro l’intervento edilizio diretto, senza cioè la necessità di strumenti attuativi ulteriori come appunto il piano particolareggiato”.
Mancini però pone il quesito: “Ma chi deve fare questa semplice, piccola modifica delle norme tecniche di attuazione? Il litigioso Consiglio Comunale di San Benedetto con una maggioranza traballante e con un solo consigliere in più rispetto alla minoranza? No, dicono i legali di Rapullino: basta una semplice delibera della Giunta Comunale, come previsto dalla vecchia legge edilizia regionale del 92, che, seppure in fin di vita perché sostituita dalla nuova appena venuta alla luce a fine novembre 2023, continua ancora a sopravvivere fino a che la nuova legge non entri a pieno regime”.
“Se si facesse quanto consigliato da Rapullino, si presume del tutto disinteressatamente per il solo bene della città, si verificherebbero alcune conseguenze un po’ particolari. La prima che non occorrerebbe più una pianificazione dell’intero comparto dell’Area Brancadoro e quindi Rapullino potrebbe realizzare i suoi progetti autonomamente, senza coinvolgere i proprietari delle altre porzioni dell’area”.
Mancini infine osserva: “La quantificazione della porzione di area da riservare in maniera omogenea solo a verde sarebbe rimessa alla discrezionalità del proprietario. A tutto questo va aggiunto il vero e proprio esproprio forzato delle funzioni e prerogative del Consiglio Comunale, in materia di pianificazione urbanistica, in favore della giunta. Ci pare che ci sarebbe abbastanza per respingere nettamente i consigli “disinteressati” di imprenditori con interessi ben precisi, ma purtroppo l’inadeguatezza, l’incapacità, la soggezione agli interessi forti che ha ormai inequivocabilmente dimostrato l’Amministrazione Spazzafumo non ci fa dormire sonni tranquilli, per il futuro, non solo dell’Area Brancadoro, ma di tutta la nostra cara città”.