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Il banchetto Cgil alla festa della Marina diventa un caso: “Il consigliere Gaetani non voleva farci stare lì”

La replica: "Gli ho chiesto di allontanarsi da quel perimetro per motivi di sicurezza. Erano in corso le celebrazioni". Alla fine è intervenuta la polizia locale
Pubblicato il 29 Luglio 2024

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Esplode il caso del banchetto Cgil. Archiviata la festa della Madonna della Marina arriva ora l’accusa da parte del sindacato nei confronti del consigliere comunale Stefano Gaetani tacciato di aver ostacolato la raccolta firme per il referendum contro l’autonomia differenziata. Dal sindacato parlano di “atteggiamento incomprensibile da parte del consigliere che ha cercato di non far svolgere il nostro banchetto”.




Tutto è accaduto venerdì sera. “La nostra organizzazione aveva programmato un banchetto presso la festa della Madonna della Marina a San Benedetto comunicato con ampio preavviso. Trattandosi di banchetti, la nostra organizzazione è tenuta a comunicare e, in assenza di motivati dinieghi, può svolgerli e così abbiamo fatto, se non fosse che siamo stati accolti dall’atteggiamento quantomeno ostile del consigliere comunale di maggioranza Stefano Gaetani,” afferma la CGIL.

Il sindacato parla di minacce verbali nei confronti del segretario generale della Filctem CGIL presente al banchetto. “Il consigliere ha affermato di ritenere la nostra presenza una provocazione,” riferiscono i sindacalisti.

Essi affermano che sarebbe anche intervenuto il sindaco Spazzafumo insieme ad un altro consigliere per “far scendere a più miti consigli Gaetani”. Nel frattempo, è stata chiamata dallo stesso consigliere la polizia locale, che ha chiesto ai sindacalisti di prendere un posizionamento migliore, lasciando così svolgere l’attività del banchetto.

Il sindacato si esprime in una nota con toni fortemente critici nei confronti di Gaetani. Il segretario organizzativo della CGIL di Ascoli Piceno, Daniele Lanni, commenta: “L’impressione francamente è che il consigliere fosse infastidito dalla presenza stessa della CGIL. Le motivazioni tecniche sulla sicurezza che ha addotto durante la discussione non reggono affatto, dato che se da una parte di certo il comitato ha un piano della sicurezza da rispettare, dall’altra noi avevamo inviato per tempo la nostra richiesta e abbiamo chiesto a più riprese con tono pacato dove sarebbe stato meglio metterci, senza ricevere mai una risposta se non sentirci ripetere che dovevamo andarcene”.

Stefano Gaetani conferma l’accadimento dell’episodio ma spiega: “Non ce l’ho proprio con nessuno. Si erano posizionati in una zona che apparteneva ad un perimetro di sicurezza, dal momento che erano in svolgimento le celebrazioni per la festa della Madonna della Marina. Si tratta comunque di un’organizzazione dalla spiccata connotazione politica. Se ci fossero stati dei problemi, magari con qualche altro gruppo di persone di idee opposte, si sarebbero verificati all’interno di una zona potenzialmente sensibile. Quando sono andato da loro mi sono qualificato con nome, cognome e ruolo. E un consigliere comunale è un pubblico ufficiale. Per questo la polizia locale li ha fatti mettere fuori da quel perimetro. Tra l’altro loro hanno mandato una PEC alla quale non avevano ricevuto risposta e hanno operato contando sul silenzio assenso.”