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I Socialisti: “Appoggiamo Canducci, gli altri sono specchietti per le allodole”. Attacco alla coalizione di Spazzafumo

"La dote principale di Paolo è quella di conoscere la città e i suoi problemi in maniera totale”. Polemica per la sede di Libera intitolata a Mazza
Pubblicato il 11 Agosto 2021

Il garofano rosso appoggia Paolo Canducci. I Socialisti lo ribadiscono, ufficializzando la loro scelta e lanciando al contempo attacchi a chi, a nome del Psi, sponsorizzerà altri candidati sindaco. “I Socialisti stanno qui e qui ci sarà anche il nostro simbolo”, precisa Massimo Spinozzi della segreteria regionale. “Chi, a nome dei socialisti, andrà a chiedere voti in giro non lo farà per conto nostro. Il sostegno a Canducci  è inevitabile, con i Verdi abbiamo una lunga storia di collaborazione”.

Nel mirino finisce la coalizione guidata da Antonio Spazzafumo che ha accolto, tra gli altri, l’ex segretario locale del Psi Umberto Pasquali. Non solo, ad irritare – e non poco – è anche la decisione di intitolare la sede elettorale di via Gramsci (frontale a quella di Canducci) a Giuseppe Mazza. “Per me è un grande dispiacere – dice Pino Laversa – Giuseppe era un socialista, vedere il suo nome in quello spazio è un dolore”.

Il timore diffuso tra i Socialisti “è che qualcuno faccia il furbo in campagna elettorale e che si creino specchietti per le allodole”. In tal senso, Spinozzi e il coordinatore provinciale Francesco Maroni ripercorrono le recenti vicende partitiche: “Abbiamo avuto un direttivo che all’unanimità ha deciso di aderire al progetto di Canducci. Speravamo che il centrosinistra potesse unirsi a noi, abbiamo spinto per le primarie ma non è stato possibile, ora i giochi sono fatti. La dote principale di Paolo è quella di conoscere la città e i suoi problemi in maniera totale”.

Inevitabile un riferimento a Pasquali, che fino a qualche settimana fa si riconosceva ancora come leader del movimento. “E’ fuori dal partito chi è fuori dalle regole del partito – sentenzia Maroni – non potrà spendersi per Spazzafumo a nome del partito, lo potrà fare esclusivamente a titolo personale. Il precedente segretario non si è confrontato con il partito regionale che, oltretutto, ha deciso tutt’altra cosa”.

Soddisfatto dell’accordo Canducci: “Il rapporto tra Verdi e Socialisti a San Benedetto ha sempre portato ad ottimi risultati. Nel 2011 riuscimmo a ottenere due consiglieri comunali e due assessori”. Poi rilancia l’invito agli altri contendenti: “Ripropongo il patto dell’altra volta che vincoli gli sconfitti ad appoggiare il secondo arrivato al ballottaggio”.

Riguardo alle liste, l’ex assessore garantisce di essere a buon punto con la composizione, tuttavia precisa: “Non tutte le forze che ci appoggiano faranno una lista. L’intento non è riempire per forza delle caselle, bensì mandare un messaggio chiaro. Vogliamo avere candidati rappresentativi della città che facciano quello che dicono”.