Francesca Camilla Bollettini e Iacopo Zappasodi criticano Aurora Bottiglieri, che aveva in parte giustificato Antonio Spazzafumo per le parole pronunciate nel corso dell’ultimo consiglio comunale. “Ha parlato di buona fede e paternalismo, ma le cose vanno chiamate con il loro nome: si chiama patriarcato, si chiama discriminazione di genere. Riteniamo che il centrosinistra debba essere transfemminista senza cedimenti. Ancora di più la nostra coalizione, la sola che vantava la candidatura femminile come valore aggiunto. Per questo siamo rimasti davvero perplessi delle deboli giustificazioni date alle parole del sindaco Spazzafumo”.
I due giovani del Pd manifestano così ampio dissenso nei confronti della loro rappresentante in assise. “Il paternalismo è solo uno dei volti del patriarcato, ci stupisce davvero che non si renda conto che non è una leggerezza quella che abbiamo ascoltato dal sindaco, ma un approccio strutturale al quale opporsi con forza. Non vorremmo che questo voler far passare in cavalleria l’episodio sia figlio di una serie di posizioni per nulla concordate e a nostro modo di vedere, inopportune. Parliamo, ovviamente, della candidatura e dell’elezione al consiglio provinciale in una lista che comprende diversi esponenti di questa amministrazione. Ci rendiamo conto che la scelta di sedere contemporaneamente in opposizione in Comune e in maggioranza in Provincia, possa creare qualche ambiguità. Per questo riteniamo tale scelta sbagliata e contraddittoria rispetto al mandato che le è stato dato, e che lei stessa ha scelto, rifiutando la proposta arrivatagli di entrare in giunta: fare opposizione a Spazzafumo. Il suo mandato è questo, non scenderci a patti, governare insieme a lui la Provincia e sminuire le sue uscite inopportune”.
Bollettini e Zappasodi si rivolgono poi direttamente al primo cittadino: “Invece che queste cadute di stile, avrebbe dovuto difendere pubblicamente la città dalle parole irrispettose sulla solidarietà che da sempre i sambenedettesi esprimono, espresse dal Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia Sergio Pirozzi, lasciate invece cadere nel vuoto. Ci teniamo inoltre a sottolineare due gravi problemi nelle affermazioni del sindaco: dirsi ‘stacanovista’ in un momento in cui la crisi lavorativa morde forte, anche nella nostra città, e in cui quotidianamente emergono storie tremende di morti sul proprio posto di lavoro è segno di una distanza forse incolmabile tra il suo modo di vedere il mondo e il nostro”.
