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Grottammare, Manigrasso all’attacco: “Nessuna logica dal comune nell’amministrazione del verde”

L'affondo della consigliera grillini: "Da Piergallini cambi di strategia e marce indietro"
Pubblicato il 2 Giugno 2020

GROTTAMMARE – “Nessuna logica nella gestione del verde a Grottammare”. Lo afferma la consigliera del Movimento 5 Stelle Alessandra Manigrasso: “Occorre coerenza e continuità della cura del Verde nella nostra città – spiega -. In questi giorni di fine primavera e per fortuna nell’imminente fase 3 covid-19 gli amministratori tornano a parlare della cura del Verde nella nostra città. Parlare del verde, della piantumazione di nuove essenze arboree per una cittadina a vocazione turistica, è sempre importantissimo. Una città curata, ordinata, pulita dove il verde si intreccia con le bellezze architettoniche, urbanistiche e stabilisce un connubio con l’accoglienza, è un ottimo biglietto da visita per il turista”.

Manigrasso ricorda come in consiglio abbia più volte interrogato l’amministrazione “Li abbiamo invitati ad intervenire – dice – sulle pinete (Pineta Ricciotti, lungomare Pineta tennis) e a non piantare palme phoenix poiché quest’ultime sono attaccabili dal punteruolo rosso e richiedono costosi trattamenti chimici. Gli scorsi anni abbiamo criticato l’operato degli amministratori che a detta loro avevano lanciato un guanto di sfida al punteruolo rosso convinti di poterlo vincere. Oggi si cambia totalmente strategia per quanto attiene alla piantumazione delle palme. La sfida col punteruolo rosso fa correre Piergallini ed i suoi in ritirata. Lascia purtroppo dubbiosi sulle varietà di piante che dovranno arricchire e migliorare il verde di Grottammare. Non c’è studio, non c’è programmazione, non c’è continuità tra ciò che si asseriva ieri con oggi. Nonostante si continui a spendere, si evidenzia sempre di più anno dopo anno l’incuria di aiuole , pinete e patrimonio palmizio. Un anno fa chiedemmo l’applicazione del regolamento comunale per la disciplina e la gestione delle sponsorizzazioni che avrebbe individuato aree e spazi verdi che necessitavano di interventi urgenti di manutenzione.
Attraverso un semplice bando pubblico adeguatamente pubblicizzato si sarebbero coinvolti i cittadini ma anche imprese commerciali o vivaisti che in cambio potevano pubblicizzare le attività. Avremmo avuto manutezione a costo zero. Il comune avrebbe avuto un risparmio e una città più curata grazie alla collaborazione, professionalità e disponibilità di risorse umane e professionali presenti sul nostro territorio. A questo punto possiamo affermare senza tema di smentita che la gestione del verde a Grottammare è da anni carente, deficitaria e gestita senza alcun rigore logico”.

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