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Grottammare, grillini all’attacco: “E’ un’estate in una città cantiere”

Pubblicato il 18 Giugno 2016

GROTTAMMARE – “Grottammare è un cantiere a cielo aperto. E siamo in estate”. La denuncia arriva dagli esponenti del Movimento 5 Stelle grottammarese che questa mattina ha fatto il punto della situazione polemizzando con l’amministrazione comunale.

“Il lungomare a sud – hanno spiegato Alessandra Manigrasso e Andrea Crimella – è in rifacimento, la pista ciclabile a nord è quasi impraticabile. Piazza dell’Angioletto è impercorribile per i lavori in corso”.

Crimella và giù pesante ironizzando: “Grottammare è diventata turismo e Procura. – accusa – Abbiamo in Procura fascicoli e fascicoli su ogni cosa. Quando l’amministrazione si muove, la procura interviene. Per esempio, Cardarelli andrà presto in Procura perchè sono quindici anni che aspettiamo senza che si muova qualcosa”.

E ancora: “La terrazza del lungomare sud ci costa 25mila euro all’anno. Nel giro di un anno ci è costata la stessa cifra che è costata all’inizio del progetto.” I soldi impiegati sono quelli dei contributi regionali, che sono comunque pagati dai cittadini della Regione”.

I grillini denunciano anche le condizioni delle pinete vicino alla ferrovia, e del pontino lungo, sottolineando il fatto che attualmente sia chiuso per lavori, della Chiesa Madonna della Speranza, della spiaggia dei cani, e criticano gli interventi a Grottammare Alta.

“L’area ex IP – continuano – doveva diventare il polmone verde di zona Ascolani dopo le costruzioni selvagge degli anni 60, invece è stata consentita la realizzazione di alcuni palazzoni. Al posto dei bidoni della IP, che dovevano rappresentare la “memoria storica industriale” rammentiamo tra l’altro che la destinazione di una parte era dedicata ad una ludoteca. E poi c’è Anima, migliaia di metri cubi di cemento per una cattedrale nel deserto che, per di più, di ecosostenibile non ha nulla. Quest’opera molto discussa che già sulla carta ha mietuto molte vittime, tra procedimenti giudiziari in capo all’amministrazione a seguito di un contenzioso tra Soprintendenza e Provincia.”
Il Movimento 5 Stelle vorrebbe sottoporre all’attenzione della Regione e dello Stato queste problematiche territoriali, ritenendo che il Comune non può consegnare alle future generazioni il territorio in queste condizioni di degrado”.

Così il movimento traccia il percorso che il Comune dovrebbe seguire. Le soluzioni suggerite dai membri del movimento sono per quanto riguarda le aree assoggettate a piani urbanistici non attuati, la richiesta di cessione anticipata di tali aree. “Queste – spiegano – potrebbero essere attrezzate a spese del bilancio comunale, nel caso vi sia disponibilità finanziaria, oppure potrebbero essere affidate, con specifici contratti a termine, a cooperative sociali o a singoli cittadini perché, nell’attesa della ripresa dei lavori di attuazione delle lottizzazione, siano utilizzate ad usi orticoli. Così dove il Comune riuscisse a stringere con il lottizzante un accordo di cessione temporanea dell’intera area, per destinarla a fini agricoli, se ne risolverebbero sia il problema del degrado che quello del presidio”.




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