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Fratelli d’Italia boccia il Comune sullo sport: “Con l’amministrazione Spazzafumo costi altissimi e servizi irrisori”

I consiglieri Andrea Traini e Nicolò Bagalini: "Palaspeca al limite dell'agibilità. E poi ci sono il bando della piscina e la vicenda del Challenger saltato al Maggioni"
Pubblicato il 9 Marzo 2024

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. “San Benedetto la città più cara delle Marche per la pratica sportiva”. Lo affermano i consiglieri di Fratelli d’Italia Andrea Traini e Nicolò Bagalini. “Gli impegni presi in campagna elettorale sono stati sconfessati – spiegano – . Invece di rendere lo sport un valore sociale il Comune ci vuole fare Business. Questa non è la strada giusta”.

“La sensazione palpabile è che la Giunta Spazzafumo non abbia alcun interesse per lo sport e per la realizzazione delle opere pubbliche ad esso connesse. Prezzi altissimi che hanno scatenato le proteste di molti cittadini e società dilettantistiche che, con queste tariffe, rischiano di dover dire addio ai sogni e alle gioie che solo lo Sport può regalare”.

I due consiglieri parlano quindi dei servizi forniti dall’ente in questo ambito: “Possono dirsi irrisori. Basti pensare agli orari di apertura della Piscina Comunale per il nuoto libero: 36 ore settimanali. Quando Ascoli Piceno e Grottammare ne offrono 80, Massignano 86 e Fermo 69. Numeri che fanno riflettere e che spesso conducono il cittadino sambenedettese a dover rinunciare all’attività sportiva”.

“La situazione, peraltro, non migliora per quanto concerne il Palazzetto dello Sport, struttura ormai al limite dell’agibilità, per il quale nell’ultimo Bilancio di Previsione non è stato previsto alcuno stanziamento e dove gli sportivi e le associazioni che lo frequentano sono sul piede di guerra e lanciano l’allarme: Lo sport a San Benedetto del Tronto sta morendo. A riprova della poca attenzione per il settore sportivo basterebbe prendere a riferimento gli ultimi due flop di questa Amministrazione: il finanziamento perso per la piscina esterna del bando ”Sport e Periferie” di euro 700.000 Euro e la bocciatura per il Challenger Atp di tennis per carenza dei requisiti tecnici dell’ impianto sportivo, facendolo così saltare dopo 14 anni”.

“Per rendere maggiormente attrattiva la nostra Città bisognerebbe investire anche sullo Sport ma, a quanto pare, questo non risulta essere prioritario per chi ci amministra”.

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