SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Le Marche sono tagliate fuori dal resto del Paese e nel momento di crisi ha sofferto più delle altre regioni”. Pensieri e parole di Andrea Cangini, ex direttore del ‘Resto del Carlino’ ed ora candidato come capolista al Senato tra le fila di Forza Italia.
“Questo gap va colmato”, spiega Cangini, che motiva anche il salto dal giornalismo alla politica, avvenuto da un giorno all’altro: “Qualsiasi direttore fa politica. La differenza è che il giornalismo è confinato alla denuncia, il politico invece assorbe il ruolo del giornalista e va oltre. Forse è stata questa la molla. E’ un modo per completare quello che ho fatto fino a oggi”.
Il giornalista torna inevitabilmente sui fatti di Macerata e denuncia la strumentalizzazione a suo avviso attuata dal centrosinistra: “Quando la ragazzina è stata ritrovata uccisa e smembrata la politica non si è mossa; lo ha fatto il giorno della sparatoria e il Pd si è attivato subito con Minniti e Martina che si sono recati immediatamente nelle Marche”.
Di “bella squadra” parla Simone Baldelli, in corsa alla Camera: “Forza Italia farà campagna elettorale insieme su tutto il territorio parlando della buona amministrazione, una cosa che i Cinque Stelle non possono permettersi di fare”.
Alle aziende da rilanciare fa riferimento Graziella Ciriaci (candidata a Palazzo Madama), mentre il vicesindaco di Ascoli Donatella Ferretti (Camera) ha definito il centrodestra come unica coalizione davvero in grado di vincere.
In apertura, il sindaco Piunti era tornato sul trionfo del 2016: “San Benedetto è stata per tanto tempo una roccaforte della sinistra. Abbiamo una squadra coesa capace di attirare le simpatie dei cittadini e, in virtù del nostro lavoro, riusciamo a governare bene questa città. Il 4 marzo vinceremo sicuramente”.