SAN BENEDETTO DEL TRONTO – A quanto ci risulta tutti gli altri porti indicati nelle delibere regionali hanno preso quei fondi. Stando a quanto è agli atti il Comune di San Benedetto no. La cosa sarebbe già di per sé degna quantomeno di discussione perché all’uomo della strada, anche al meno navigato, viene spontaneo chiedere come mai i progetti per intercettare quelle tre tranche di finanziamenti stanziati dalla Regione non siano stati presentati (CLICCA QUI).
Ma la cosa peggiora quando dal Comune arriva la giustificazione dell’assessore Olivieri che cita l’indicazione sulle opere da realizzare che però risale all’epoca della giunta Gaspari dal momento che è datata dicembre 2015 mentre gli stanziamenti in questione sono tutti stati deliberati dopo l’agosto dell’anno successivo. Inoltre, nel momento in cui ci si è resi conto che i 125mila euro di cui parla l’assessore (CLICCA QUI) non potevano essere utilizzati per i sottoservizi grazie all’avvento dell’Autorità di Sistema, per quale motivo non sono stati utilizzati per altri scopi? E’ questo il vero nodo della questione. Saltare questo punto equivale, come minimo, a confondere le idee a chi, non riuscendo ad informarsi, potrebbe arrivare a dire che la storia di quei fondi persi sia una bufala.
Gli stanziamenti parlano chiaro. Quei soldi non erano da “vincere”. Erano stati già assegnati a San Benedetto. Occorreva soltanto presentare i progetti. Vale a dire che bastava allungare una mano e prenderli. Un po’ come accaduto, ai tempi di Gaspari, con i quattro milioni di euro messi all’ordine del giorno dal Governo per il dragaggio del porto che non furono mai stati presi.
Giusto per rinfrescare la memoria, carte alla mano, va detto che due di quei finanziamenti sono relativi al 2016 mentre il terzo è relativo allo scorso anno. Nel primo caso si tratta di uno stanziamento di 81.750 euro messi in campo il primo agosto 2016 dalla giunta regionale per la manutenzione ordinaria, l’illuminazione e la pulizia dell’area portuale di competenza regionale (una parte del porto di San Benedetto è ministeriale). A questi 81mila euro vanno quindi aggiunte altre due voci legate alle risorse da destinare agli investimenti nelle aree portuali di competenza regionale stanziate il 24 agosto 2016 relative al biennio 2016-2017.
Per il porto di San Benedetto si parla di 15.925 euro per il primo anno e di 49.422 euro per il secondo. Nel decreto del dirigente Mario Pompei veniva specificato che la concessione del contributo sarebbe avvenuta soltanto a seguito della richiesta del Comune corredata dalla documentazione necessaria per la realizzazione degli interventi. Documentazione che non sarebbe mai stata presentata per quanto riguarda San Benedetto.
Tra gli interventi per cui quei fondi avrebbero potuto essere utilizzati. Ne citiamo alcuni. E basterebbe fare un semplice copia e incolla dai documenti siglati dalla giunta regionale: dai carotaggi alla manutenzione di impianti di vario genere fino ad alcune opere propedeutiche al dragaggio. E’ tutto scritto, nero su bianco. La domanda alla quale l’assessore dovrebbe rispondere è: perché quei progetti non sono stati presentati quando una parte dei fondi che la Regione aveva messo in campo erano stati già accantonati per il porto sambenedettese?