Lega all’attacco dell’amministrazione Spazzafumo. Dopo la bocciatura in consiglio comunale del punto che interessava anche lo stanziamento contro l’abusivismo commerciale, la coordinatrice comunale Laura Gorini lancia il proprio affondo. “La maggioranza Spazzafumo – afferma – è in totale confusione come dimostra la vicenda legata alla lotta all’abusivismo in spiaggia. Stanzia 30mila euro per ingaggiare la vigilanza privata, poi si rimangia tutto bocciando il provvedimento in aula con una motivazione ridicola: l’abusivismo commerciale sarebbe un fenomeno minore. Tipico esempio della miopia amministrativa da cui Spazzafumo e i suoi sono afflitti, alla faccia dei nostri commercianti che lo subiscono pesantemente e alla faccia dei fenomeni connessi all’abusivismo: alimentazione della criminalità organizzata, sfruttamento della manodopera minorile, commercializzazione di prodotti non rispettosi delle normative europee di sicurezza.”
“Non bastava – continua – che il provvedimento fosse una toppa insufficiente sull’esclusione dei vigili urbani dal servizio di sorveglianza previsto dall’allora ministro Salvini con l’operazione Spiagge Sicure nel 2018: se lo sono pure rimangiato in extremis motivando la scelta con una personale classifica tra i pericoli – spiegano i leghisti sambenedettesi – Mentre città turistiche come Riccione hanno fatto della lotta all’abusivismo un fiore all’occhiello, costituendo nuclei operativi dedicati della polizia municipale, l’amministrazione sambenedettese non solo si fa trovare impreparata a stagione già pienamente avviata, ma declassa la cosa a fenomeno minore. Lasciare che si vendano in spiaggia articoli illegali, potenzialmente pericolosi e pure senza scontrino è uno schiaffo ai negozi che pagano le tasse e soffrono per la crisi. La Lega è impegnata da tempo in una battaglia contro abusivismo e contraffazione nel corso della quale ha sensibilizzato le amministrazioni al contrasto – concludono Gorini e il direttivo leghista – La giunta Piunti aveva raccolto i suoi appelli creando le condizioni per una vigilanza integrata da una campagna di sensibilizzazione della popolazione. Nelle more dei provvedimenti comunali attuali possiamo solo sperare che la popolazione abbia fatto tesoro delle informazioni ricevute e non compri merce contraffatta per non alimentare la delinquenza e incorrere in un comportamento punibile con sanzioni amministrative”.
