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Fede: “Castelli confonde il Sismabonus con il Superbonus per cercare di mascherare i fallimenti del Governo”

"Il Super sismabonus 110% è l'unico bonus che è ancora in vigore, e molti interventi di semplice riparazione del danno sismico sono stati tramutati in miglioramento sismico, applicando appunto questa misura"
Pubblicato il 13 Settembre 2023

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. “Il Commissario straordinario per la ricostruzione, probabilmente in imbarazzo per i fallimenti economici del Governo di cui fa parte e che lo ha nominato, confonde intenzionalmente le misure del Sismabonus e del Superbonus”. Così l’onorevole Giorgio Fede, dopo le affermazioni del commissario straordinario per la ricostruzione, Guido Castelli, lunedì sera a Quarta Repubblica. 

“Nel corso della trasmissione ha dichiarato che ‘solo una modesta parte del 110% è stata destinata al cosiddetto Sismabonus’. Vorrei far notare al collega che forse sta facendo un po’ di confusione. Innanzitutto il Sismabonus è stato istituito nel 2013 mentre il Superbonus è del 2020 (art. 119 del dl Rilancio) così come il Super Sismabonus. Inoltre ci sono differenze anche nel merito. Il Super sismabonus riguarda la detrazione fiscale del 110% su tutti gli interventi antisismici delle abitazioni che si trovano nelle zone di rischio sismico 1, 2 e 3. Con Superbonus invece – specifica ancora Fede – si intende la detrazione totale su tutti gli interventi di miglioramento sia antisismico che energetico. Ho come l’impressione che il collega Castelli sia più che altro costretto a schierarsi contro il Superbonus pur rendendosi conto che questa linea sia impopolare. E così cerca di confondere le acque. Il Super sismabonus 110% è l’unico bonus che è ancora in vigore, e molti interventi di semplice riparazione del danno sismico sono stati tramutati in miglioramento sismico, applicando appunto questa misura. Castelli dovrebbe sapere quanto sia diffusa questa pratica.  Ma si sono fermati i cantieri della ricostruzione privata, a causa dello stop alla cessioni dei crediti. Il collega Castelli, piuttosto che seguire il mainstream della comunicazione del governo Meloni, proprio nell’assolvere al delicato compito che gli è stato affidato, dovrebbe cercare, proporre ed annunciare le soluzioni per chi vive la drammatica circostanza di avere la casa distrutta o danneggiata dal sisma, per i progettisti e per le aziende edili”.

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