L’Agenda Draghi? Un “oggetto mitologico” secondo Giorgio Fede. “Un qualcosa a metà tra il libro dei sogni ed il libro degli incantesimi, quello con le formule magiche che risolvono tutti i problemi”, osserva il senatore dei Cinque Stelle. “Ma nella realtà, così come nelle favole, nessuno l’ha vista mai e nemmeno i suoi effetti sono stati percepiti”.
Il coordinatore regionale dei pentastellati, disponibile ad una ricandidatura in Parlamento, difende a spada tratta l’operato del Movimento: “Noi avevamo scritto una pagina, composta di 9 punti che Giuseppe Conte aveva stilato per contribuire a migliorare la vita degli italiani. Quel foglio però è stato gettato nel cestino, probabilmente perché non essendoci un’agenda , il buon Mario non sapeva cosa farci e non voleva lavorarci. E come nelle favole oggi tutti dicono di avere la formula magica, quella che non sono mai riusciti a realizzare prima”.
Fede ne ha anche per Silvio Berlusconi, che ha affermato di aver portato in Italia i 209 miliardi del Pnrr. “È proprio grazie alla sua capacità di raccontare barzellette che Belusconi si è fatto conoscere in Europa ed ha portato la nostra nazione all’irrilevanza. Difficile credere che ancora gli si dia credito, ma staremo a vedere. Tutti sanno che in realtà i fondi del Pnrr li ha portati Conte”.