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Ermanno Consorti: “Perché il Comune non ha mai sollecitato la Ciip per nuove captazioni?”

Il candidato con Democratici con Canducci: "Sarebbe più che giustificato a battere i pugni sul tavolo"
Pubblicato il 13 Settembre 2021

“Perché il Comune di San Benedetto, che è uno dei soci più importanti del CIIP, al pari di Ascoli e Fermo, non ha mai sollecitato l’azienda a richiedere le autorizzazioni per nuove captazioni?”. E’ questo l’interrogativo che Ermanno Consorti, candidato nella lista Democratici per Canducci, rivolge al sindaco Pasqualino Piunti dopo la notizia dell’interruzione notturna dell’erogazione idrica in sei comuni del Piceno.

Un provvedimento che rischia di essere esteso a molti altri comuni. “Il Comune di San Benedetto – prosegue Consorti – sarebbe più che giustificato a battere i pugni sul tavolo del CIIP, viste le innumerevoli proteste dei cittadini di Porto D’Ascoli che da anni lamentano la pessima qualità dell’erogazione dell’acqua che esce dai rubinetti, in alcuni casi mista a terra e di colore molto sospetto. Ma evidentemente Porto D’Ascoli, come dimostra la recente vicenda della concessione dello stadio Riviera delle Palme alla squadra calcistica della frazione, non rientra nelle grazie di questa amministrazione”.

Il candidato della lista Democratici per Canducci pur ricordando che il terremoto del 2016, tra gli innumerevoli danni e le tante vittime che ha causato, ha anche prodotto un grave danneggiamento della sorgente di Foce di Montemonaco e di tutte le sorgenti dell’epicentro tellurico, con una riduzione di circa il 40% della portata ordinaria delle sorgenti. E pur sottolineando la concomitante crisi delle precipitazioni piovose e nevose che caratterizzano l’intera provincia, non risparmia critiche anche all’indirizzo del CIIP. “È indiscutibile che le cause della crisi idrica sono state adeguatamente individuate – argomenta Consorti –  ma il CIIP dovrebbe spiegare ai Comuni suoi soci e, di conseguenza, ai cittadini, il perché non sono state avviate le pratiche amministrative per ottenere le necessarie autorizzazioni per captare la risorsa idrica della sorgente dell’Ambro, che ha una portata di 500 l/s. Bastava chiedere l’autorizzazione a captare 250 l/s di quella sorgente per recuperare almeno i 2/3 della diminuita portata delle sorgenti esistenti all’interno dell’epicentro tellurico. A distanza di oltre 5 anni, l’autorizzazione amministrativa sarebbe stata sicuramente conseguita e il livello di allarme sarebbe stato declassificato”. Anche sulla pessima qualità dell’acqua Consorti lancia l’ennesima stoccata “da attribuire, ancora una volta, alla negligenza del CIIP che utilizza i pozzi di soccorso di Fosso dei Galli (realizzati per essere utilizzati in caso di emergenza) in maniera errata. Il CIIP, anziché portare l’acqua dei pozzi di Fosso dei Galli presso il serbatoio di Santa Lucia (facendo in tal modo miscelare l’acqua dei pozzi con quella proveniente dalle sorgenti dei sibillini), immette direttamente l’acqua dei pozzi nella rete idrica che finisce esclusivamente a servizio degli utenti di Porto d’Ascoli. Ma il Sindaco Piunti e la sua amministrazione, hanno mai sollecitato il CIIP a prendere provvedimenti per migliorare il servizio? Il presidente Alati, di Fermo, i suoi concittadini li tutela e l’acqua proveniente dai pozzi di Santa Caterina viene immessa nei serbatoi e non direttamente nella rete idrica; perché un simile provvedimento non è reso anche a San Benedetto del Tronto?”.

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