RIPATRANSONE – Una sola lista, una campagna elettorale con un solo attore eppure, a Ripatransone, volano ugualmente parole grosse. Sono pesanti, infatti, le polemiche che, nelle ultime ore, arrivano dal centro ripano con due movimenti che avrebbero dovuto correre alle elezioni ma che non sono riuscite a presentarsi.
Una si chiama Alternativa Ripana che parla di una sorta di “campagna acquisti” effettuata durante le fasi preparative alla presentazione delle liste riferendosi ad alcuni “papabili candidati abbandonare il progetto”. Tre di loro, stando a quanto riferiscono dal movimento, sarebbero passati dalla parte di Ricci, unico candidato sindaco in corsa.
Alternativa Ripana, che lascia liberi i propri potenziali sostenitori, di decidere se recarsi o meno alle urne (Ricci corre contro il quorum) punta comunque il dito sulla situazione debitoria del comune di Ripatransone e sottolineando un debito con la Picenambiente che ammonterebbe a circa 400 mila euro parlando di “mancata trasparenza sulle finanze” evidenziando come “Bruni, sindaco uscente, ha sempre lamentato la ristrettezza economica del Comune e le spese, a volte scellerate, delle precedenti amministrazioni mentre Ricci ricomincia con le promesse di nuova linfa”.
L’altro movimento è invece “Ripartire Ripa”. Da lì, ad una settimana di distanza dalla mancata presentazione della lista, si parla di “omertà dovuta alle mille paure di perdere il poco ottenuto dimenticando che esistono dei diritti” affermando come in paese “sembra essersi persa la conoscenza e la consapevolezza di alcune fondamentali parole per un paese civile: democrazia, diritto, rispetto, libertà e responsabilita”.