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Dragaggio del porto, Urbinati interroga Ceriscioli e Casini: “Avete escluso San Benedetto, perché?”

La domanda del consigliere regionale di Italia Viva al presidente della Regione e all'assessore ai porti
Pubblicato il 18 Febbraio 2020

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il consigliere regionale di Italia Viva Fabio Urbinati ha presentato, relativamente alla vicenda del dragaggio del porto, un’interrogazione relativamente la situazione dell’impianto sambenedettese. Urbinati chiede al presidente Ceriscioli e alla vice presidente Anna Casini, che è anche assessore ai porti, delucidazioni in merito all’esclusione del porto di San Benedetto dall’accordo di programma per lo stoccaggio delle sabbie dei porti marchigiani. «Nell’ambito di quell’accordo – spiega il consigliere di Italia Viva – il primo cantiere ad essere avviato, quello di Senigallia, poté partire grazie alla disponibilità della città di San Benedetto che mise a disposizione una vasca di colmata nella quel conferire i 18mila metri cubi di sabbie e fanghi dragati da Senigallia».

Sette anni dopo, nel 2016, l’accordo è però stato rivisto e San Benedetto è stata completamente esclusa dall’elenco dei porti in quanto considerato di competenza statale. Cosa vera solo in parte, come spiega Urbinati: «Tutto il tratto del porto di San Benedetto dedicato alla nautica da diporto – afferma – è di competenza regionale e i lavori di dragaggio all’imboccatura dell’impianto eviterebbero gravi conseguenze anche al settore del diporto». Ma il consigliere regionale punta il dito sul fatto che «quelle sabbie potrebbero tranquillamente essere accolte da uno dei porti marchigiani visto che nel 2009 la città si fece carico di accogliere il materiale dragato dall’impianto di Senigallia».

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