domenica 22 Giugno 2025
Ultimo aggiornamento 20:18
domenica 22 Giugno 2025
Ultimo aggiornamento 20:18
Cerca

Dopo il caos al pronto soccorso Bottiglieri e Canducci accusano: “Natalini esegue gli ordini della Regione e al comune va bene”

L'intervento dei due consiglieri dopo la situazione denunciata nei giorni scorsi da La Nuova Riviera
Pubblicato il 9 Luglio 2024

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. “A sole 24 ore dal consiglio comunale del 5 luglio dove il sindaco aveva rassicurato che la sanità pubblica  picena funziona in modo ottimale si viene  a conoscenza della situazione del pronto soccorso ;situazione di  allarme che da mesi denunciamo. Oltre a mancare medici ,infermieri, operatori socio sanitati ora mancano anche le barelle dove appoggiare gli infermi e i codici verdi vengono trasferiti ad Ascoli con le autoambulanze che dovrebbero prestare servizio per situazioni più gravi”. A parlare sono i consiglieri Aurora Bottiglieri e Paolo Canducci che si riferiscono alla situazione denunciata nei giorni scorsi da La Nuova Riviera.

“Il sindaco non vuole vedere ma soprattutto non si è mai occupato della salute dei suoi concittadini in questi quasi tre anni di governo; più volte ha dichiarato che le scelte fatte dalla direttrice Natalini che peraltro esegue gli ordini del centrodestra regionale per lui sono valide e corrette anzi elogia la direttrice dicendo che è una ottima imprenditrice; peccato che nella sanità non occorrono imprenditori che pensano solo al guadagno aziendale ma professionisti  che abbiano una visione dei bisogni dei cittadini”.

I due consiglieri comunali ricordano “il documento sanità uscito con squilli di trombe dalla spremitura dei cervelli di una sottocommissione consiliare e dal presidente della stessa, Umberto Pasquali, nel quale si legge che la vocazione dell’ospedale di San Benedetto è quella dell’urgenza/emergenza e dove  era anche presente un bell’elenco dei reparti che avrebbero dovuto sostenere questa mission ; bene i risultati eclatanti sono la chiusura del reparto Medicina di Urgenza e trasferimento dei posti letto di questo da 12 a 5 presso i locali del Pronto Soccorso ;un medico di meno ,un infermiere solo la notte ,un operatore socio sanitario che presta il suo lavoro notturno tra reparto di rianimazione e pronto soccorso”.

I due parlano anche del “fast track geriatrico e pediatrico i cui dati di accesso non sono reperibili che è in servizio solo alcune ore di giorno ma né di notte né festivi ; l ‘urologo ambulatoriale, eccellente professionista, la cui presenza è stata tanto annunciata a contratto per 32 ore settimanali e che quando serve fa la consulenza al PS non è lì sempre a disposizione. Punto unico di accesso e Centro operativo territoriale collocati presso il corpo F dell’ospedale che per raggiungerli  ci vuole una mappa tipo caccia al tesoro ed il sindaco alle nostre obiezioni in merito risponde che una volta  costruiti  la casa e l’ospedale di comunità verranno trasferiti nuovamente. Sindaco lo sa che sono stati utilizzati 450.000 euro del PNRR per l’ammodernamento dei locali   e che trasferirli nuovamente avrà un costo che noi cittadini paghiamo?”.

“Sempre venerdì ci ha detto che la cardiologia  dell’ospedale Madonna del  Soccorso aumenta a dieci posti letto la riabilitazione cardiologica, nel frattempo i NAS vanno a quella di Ascoli e riscontrano numerose “pecche “ tra cui la scarsa igiene e locali non idonei ; reparti che vanno avanti solo ed esclusivamente per la professionalità degli operatori che ci lavorano. La scelta aziendale è quella di utilizzare per l’estate personale ad interim e non di assumere personale che ha vinto concorsi sia a tempo indeterminato che determinato, assunzioni che nel caso di utilizzo di agenzie iterinali hanno   costi più elevati ; a cosa è dovuta questa scelta ? una risposta la abbiamo ; sono operatori che una volta terminato il contratto non hanno nulla da pretendere dall’azienda. Però alcuni professionisti vengono assunti in fretta e furia : i manager e dirigenti  non certo i professionisti della salute, molti dei quali non provengono dal nostro territorio e nei prossimi mesi si trasferiranno per assumere incarichi in altre Aziende Sanitarie”.