OFFIDA – Domiziana Acciarri, candidata nella lista plurinominale per Potere al Popolo, ha 27 anni ed è una pedagogista specializzata in progettazione e gestione dell’intervento educativo nel disagio sociale. Educatrice professionista, ha lavorato a lungo con i minori italiani e stranieri non accompagnati e oggi è impegnata come operatrice nel sostegno alle vittime di tratta con un’associazione del territorio. Segretaria del circolo di Rifondazione Comunista di Offida, ha animato le iniziative di solidarietà nella fase dell’emergenza terremoto con le Brigate di Solidarietà Attiva. Impegnata anche nel referendum contro le trivellazioni e nel comitato antirazzista, è tra le fondatrici della Casa Rossa di Offida.
Perché ha scelto di candidarsi con Potere al Popolo? Qual è la sua storia con il partito?
“Potere al Popolo non è un partito ma un progetto frutto di centinaia di assemblee pubbliche lanciate a metà novembre da un gruppo di giovani del centro Ex Opg di Napoli. L’idea di una lista ha unito le forze di molte realtà già attive sui territori, danno voce all’Italia delle lotte, dei diritti e della solidarietà, dai movimenti sociali e ambientali a partiti di sinistra, come Rifondazione Comunista, di cui sono segretaria di circolo a Offida. Ci tengo a precisare che la mia non è stata un’autocandidatura ma è stata decisa dal basso: abbiamo tenuto una serie di incontri pubblici nel Piceno, in cui tutti potevano dire la loro. Il mio nome è stato proposto da molti durante un’assemblea a Grottammare e io ho accettato la sfida”.
Nel caso venisse eletta, qual è il tema principale che vorrebbe portare avanti, quello su cui non rinuncerebbe a intervenire?
“Interverrei sul tema della gestione dei flussi migratori, regolati da leggi quali la Bossi-Fini e la Orlando-Minniti. La prima ha fatto aumentare i clandestini e allungato i tempi di attesa per i rifugiati e la seconda ha rinchiuso i superstiti delle traversate in campi di prigionia o in luoghi di tortura come quelli libici. Le principali forze politiche fanno campagna elettorale sull’immigrazione, alimentando il razzismo al fine di far dimenticare agli italiani le cause reali del disagio sociale. È la concentrazione di ricchezze e potere nelle mani di pochi la causa dell’impoverimento dei molti, non chi fugge dalle guerre o dai disastri economici e ambientali provocati dalle politiche liberiste. È necessario un discorso solidale fra sfruttati che porti all’estensione dei diritti sociali per tutte/i, cittadini italiani e migranti”.
In quali punti del programma di Potere al Popolo si rispecchia maggiormente?
“Si deve partire dall’applicazione della Costituzione con tutto ciò che ne consegue, ridando dignità al mondo del lavoro, alla sanità e alle pensioni. Precarizzazione e perdita di diritti sono diventati la regola, i salari si sono impoveriti, la ricchezza si è spostata dal lavoro al capitale e alla rendita. Se sei donna poi, il tuo lavoro costa meno ed è più precario. Se sei giovane, sei ancora più sfruttato e il lavoro è persino gratuito, come negli stage, nei tirocini e nell’alternanza scuola/lavoro. Lo dice chiaramente l’articolo 1: “La sovranità appartiene al popolo””.