SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Non accetta di passare come il contenitore che contribuisce a far perdere i voti alla sinistra. La civica Dipende da Noi si presenta a San Benedetto e, nel corso della Festa Rossa di Rifondazione Comunista, il suo candidato presidente Roberto Mancini rivendica le differenze col Partito Democratico, “promotore di una politica intercambiabile con quella degli avversari”.
Docente di filosofia, Mancini mette al centro il concetto dell’etica: “Lottiamo contro un sistema degradato, purtroppo la politica si fa per rancore. Il sogno è superare la logica di potere che attraversa tutti i rapporti. Oggi per trovare vere democrazie nel mondo bisogna cercare attentamente”.
Dopo aver contestato l’assenza di donne tra i candidati presidenti, sottolinea come la nostra democrazia sia “razzista, colonialista e schiavista”. E stuzzica: “Non diremo mai prima i marchigiani e che siamo migliori degli altri”.
Tra le priorità di Dipende da Noi ci sono soprattutto le politiche ambientali, da rivedere drasticamente “per non compromettere il futuro dei nostri figli e nipoti”.
Dipende da Noi intende qualificarsi come “minoranza attiva”. Un progetto a lunghissima scadenza, che vada ben oltre le elezioni di settembre.