spadu top
venerdì 13 Dicembre 2024
Ultimo aggiornamento 04:42
venerdì 13 Dicembre 2024
Ultimo aggiornamento 04:42
Cerca

Diffida a Ceriscioli, ecco il testo: “Primari, personale e strutture spostati da San Benedetto ad Ascoli”

Si tratta di un lungo testo che si concentra su due aspetti: la situazione attuale del Madonna del Soccorso e la futura realizzazione del nuovo ospedale a Spinetoli
Pubblicato il 9 Agosto 2019

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La bozza della diffida rivolta al presidente Ceriscioli, alla giunta e al consiglio regionale c’è. Si tratta di un lungo testo che si concentra su due aspetti: la situazione attuale del Madonna del Soccorso e la futura realizzazione del nuovo ospedale a Spinetoli.

Il documento, che Piunti chiederà di firmare all’intera assise, chiede il ripristino dei servizi sanitari nell’ospedale di San Benedetto, l’abbandono della politica sperequativa nella distribuzione di servizi, personale e risorse tra l’area vasta 5 e le altre aree vaste della regione,  la cessazione degli atti dispositivi relativi alla distrazione di risorse e personale nell’ambito dell’area vasta 5 dall’ospedale di San Benedetto a quello di Ascoli, l’osservanza delle leggi sulla trasparenza degli atti amministrativi, l’abbandono del percorso verso l’ospedale unico del piceno nel sito di Pagliare, con conversione delle strutture ospedaliere di Ascoli e San Benedetto in presidi territoriali o ospedali di base.

“E’ dovere del governo regionale – si legge – garantire ai cittadini un Madonna del Soccorso efficiente e capace di rispondere alle esigenze e alle emergenze sanitarie del proprio bacino di utenza, riportando dotazioni e servizi e personale, medico e infermieristico di un ospedale di primo livello, sostanzialmente come era il nostro nosocomio nel 1998 e come previsto dalla legge”.

Nella diffida si fa notare come si sia progressivamente attuato “uno spostamento dei primari, delle attrezzature – vedi incubatrici – e del personale verso il Mazzoni, che ciononostante effettua un numero di prestazioni in costante calo, a discapito dell’efficienza nell’offerta dei servizi richiesti dall’utenza dell’ospedale di San Benedetto”.

“Tutto questo in un contesto generale in cui l’intera area vasta 5, compreso quindi il Mazzoni, da molti anni riceve dall’ente regionale un trattamento sperequato e discriminante rispetto al resto della Regione, come dimostrano innumerevoli delibere, dichiarazioni ed atti ufficiali che ci riserviamo di produrre nelle sedi opportune, nonostante possa vantare una rilevante mobilità attiva, sia dal vicino Abruzzo che per merito dei flussi turistici”.

Sullo stato del nosocomio sambenedettese, si rileva:” Non sono i numeri dei ricoveri e degli interventi chirurgici a indicare e determinare il livello dell’attività e delle prestazioni di un ospedale, ma il raggruppamento omogeneo di diagnosi. Tale sistema, dal 2005 al 2015, è sceso del 27% dopodiché il sito regionale che pubblicizzava i dati è stato inspiegabilmente oscurato, con grave pregiudizio dei cittadini e lesione delle norme sulla trasparenza degli atti amministrativi”.

A proposito dell’ospedale a Pagliare non mancano riferimenti al procedimento del project financing per il finanziamento dell’opera: “Si receda dal progetto considerato anche il numero di impugnazioni e ricorsi pendenti presso la Corte dei Conti e le plurime pronunce che ne sanciscono la non economicità e il pregiudizio per i servizi ai cittadini, in quanto è dimostrato che i relativi oneri sono imputati alla spesa corrente, a discapito degli investimenti in personale ed attrezzature, e che i costi iniziali sono puntualmente destinati a crescere in modo esponenziale”.

Piunti ribadisce la necessità di realizzare il nuovo nosocomio di primo livello sulla costa “utilizzando esclusivamente i fondi disponibili senza ricorrere ad alcuna forma di finanziamento privato, con contestuale necessaria riqualificazione anche del Mazzoni di Ascoli”.

Prosegue il primo cittadino: “Venga valutata la fattibilità della richiesta emersa dai sindaci dell’ambito 21 della presenza di due strutture ospedaliere di primo livello nella provincia di Ascoli Piceno in applicazione dei criteri di equità, omogeneità e parità di trattamento tra i cittadini delle diverse aree vaste, con impegno della Regione a favorire e incentivare la conclusione di un accordo di programmazione integrata interregionale con il limitrofo Abruzzo onde integrare la popolazione del bacino di utenza con i cittadini abruzzesi facenti riferimento al Madonna del Soccorso”.

fiora
garofano
coal
new edil
jako
felicioni 250

TI CONSIGLIAMO NOI…