SAN BENEDETTO DEL TRONTO. “Ad oggi non abbiamo ricevuto nessun progetto. C’è un’ipotesi progettuale ma, è ovvio, non è un progetto”. Sono le parole dell’assessore all’Urbanistica Bruno Gabrielli parlando dell’area Brancadoro e del progetto della Sideralba Green presentato da Luigi Rapullino nei giorni scorsi.
“E’ un’area strategica per la nostra città e deve essere trattata come tale. Credo sia importante che un imprenditore abia deciso di investire e intervenire in quest’area ed è giusto che l’amministrazione si interfacci con questa realtà imprenditoriale” ha affermato.
Gabrielli ha affermato che l’amministrazione è pronta a confrontarsi con la realtà privata “ma dobbiamo fare in modo che l’amministrazione tuteli nel miglior modo possibile l’interesse pubblico. Dal giusto contemperamento di queste due necessità può nascere qualcosa di positivo”.
Sono state le parole di apertura della commissione Urbanistica presieduta da Annalisa Marchegiani che ha convocato la seduta proprio per affrontare il tema dell’area Brancadoro.
“Consiglio comunale aperto”
Una vicenda per la quale il consigliere di Forza Italia Pasqualino Piunti ha richiesto un consiglio comunale aperto e ha sottolineato come l’amministrazione “avrebbe dovuto acquistare quell’area, cosa che avrebbe dovuto fare visto che lo aveva promesso in campagna elettorale (Gabrielli ha poi preso la parola affermando di non ricordare di aver detto una cosa del genere ndr)”.
Piunti ha inoltre lamentato l’assenza di notizie da parte dell’amministrazione comunale. “Ad un anno di distanza dall’acquisto dell’area da parte dei privati – ha detto – soltanto ora l’amministrazione ce ne parla. E dopo una conferenza stampa”.
La variante
Ad intervenire è stato anche Paolo Canducci che è entrato nel dettaglio di quanto effettivamente depositato da Sideralba Green, vale a dire un parere legale.”A me interessa capire, da dirigente, se è possibile la variante ex articolo 15 della vecchia legge regionale – ha spiegato – per modificare una parte delle norme tecniche dell’articolo 49″.
A rispondere a Canducci è stato il dirigente Giorgio Giantomassi: “La questione che viene posta non è semplice ma complessa. Siderabla ha protocollato una lettera all’amministrazione comunale che contiene un parere che ha per oggetto un’altra cosa rispetto all’oggetto della lettera e che contiene una brochure di tipo commerciale. L’altro elemento che va verificato e puntualizzato è che nell’oggetto del parere si parla di un modo procedimentale per “variante non sostanziale”. Questo significa che si sta utilizzando il concetto della variante al piano regolatore e alle norme tecniche di attuazione”.
Canducci ha incalzato Giantomassi chiedendogli un parere sulla questione specifica del piano attuativo. “C’è una norma, in questo caso l’articolo 49 – ha detto il dirigente – che ripete che gli interventi diretti non sono ammessi ma si deve passare tramite un piano particolareggiato”.
L’appello
Ma Giantomassi ha lanciato un appello alla parte politica: “Voi cosa volete fare? Siete voi l’amministrazione come consiglieri comunali. Siete voi a dare gli indirizzi. Parliamo di un’area che rappresenta una zona importante. Parliamo di un’area che, per un terzo, deve essere destinata a verde. E’ tanta roba perché parliamo di circa centomila metri quadrati. Non è poco”.
La presidente della commissione, Annalisa Marchegiani, è intervenuta subito dopo il dirigente affermando come “dalla cartografia si evince chiaramente che questo è un comparto e dall’amministrazione ci si attende un’attività perequativa che contempera i diritti e gli oneri da parte di tutti i proprietari dell’intero comparto in primis“. Il dirigente ha infatti spiegato che il 50 per cento dell’area è di Rapullino, ma il 27 per cento è di proprietà di ventiquattro diversi titolari.
Ha quindi sottolineato come “anche senza entrare nel merito di questa variante prospettata dalla proprietà certamente una risposta andava data alla proprietà, anche alla luce delle doglianze lamentate dall’imprenditore Rapullino”.
I parcheggi
La consigliera Luciana Barlocci ha acceso i riflettori sulla situazione legata ai parcheggi e alle difficoltà, legate ai posti auto, che si vivono nella zona dei parcheggi e del palazzetto dello Sport “Bernardo Speca”.
“Con lo stadio abbiamo un problema – ha affermato la consigliera – perché abbiamo dovuto chiudere le aree di sosta con i cancelli. Ma ci sono problemi anche con il Palaspeca. Come pensate di risolvere questa situazione?”.
De Vecchis e le parole di Rapullino
Ad intervenire è stato anche Giorgio De Vecchis che ha sottolineato alcuni passaggi della conferenza stampa di Luigi Rapullino. Soprattutto su due frasi particolari, la prima relativa al fatto che qualcuno gli avrebbe fatto delle promesse spingendolo così all’investimento. “Magari ha compreso male – ha spiegato – ma non credo sia così perché altrimenti non si sarebbe presentato un parere di questo tipo”.
Il secondo è relativo ad una frase dell’imprenditore che, in un passaggio del suo intervento, ha detto che se l’attuale situazione di stallo dovesse proseguire è pronto a mollare. “Allora forse il comune dovrebbe chiedergli un po’ di tempo per trovare i soldi necessari e ricomprare quell’area”.