SAN BENEDETTO DEL TRONTO. “Le famiglie degli alunni sambenedettesi si sono trovate a subire un aumento stratosferico ed assolutamente ingiustificato delle tariffe dei doposcuola”. L’accusa all’amministrazione comunale giunge da Giorgio De Vecchis, Luciana Barlocci e Annalisa Marchegiani. “Lo scorso anno scolastico per la frequenza di tre giorni a settimana si pagavano 85 euro mensili. Quest’anno 135 euro, con un aumento del 59%. Per due giorni a settimana si pagavano 65 euro, quest’anno 95 euro, con un aumento del 45%. Pertanto molte famiglie, malgrado le necessità, hanno scelto di rinunciare ad un servizio essenziale presente nelle scuole cittadine da ben undici anni”.
I tre componenti del gruppo misto insistono: “Ci risulta che il servizio all’Isc nord e all’Isc Sud non verrà nemmeno attivato per mancanza di iscritti, mentre all’Isc Centro gli iscritti sono in fortissimo calo rispetto agli anni precedenti. Nonostante l’interrogazione in Consiglio e l’evidenza inconfutabile che il bando di co-progettazione voluto fortemente da questa amministrazione avesse notevolmente peggiorato la situazione, l’assessore Sanguigni da responsabile del servizio non ha ritenuto di dover dare spiegazioni chiare, né delle evidenti incongruenze del bando né del metodo utilizzato per le assegnazioni, né tantomeno degli aumenti vertiginosi delle tariffe. Non ha ritenuto nemmeno di convocare alcuna commissione, né prima né dopo l’emissione del bando, la quale chiaramente sarebbe stata l’occasione per un confronto fattivo a tutela delle famiglie”.
De Vecchis, Barlocci e Marchegiani proseguono: “Le stesse famiglie che sono già vessate da aumenti di tutti i tipi, non ultimo quello della Tari voluto da questa amministrazione, pagano lo scotto di una coalizione di governo che non tiene in nessuna considerazione i bisogni e le reali necessità dei propri cittadini, che crede di poter confondere con feste e festicciole, dimostrando ancora una volta l’incapacità di gestione di un sindaco tirato per la giacchetta dagli appetiti dei consiglieri di turno e da una maggioranza che a propria volta vota qualsiasi cosa pur di restare in sella. Tutto sulle spalle e nelle tasche dei sambenedettesi”.