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De Berardinis, archiviati i procedimenti. “Gravissimo atteggiamento di Piunti. Ancora una volta pagheranno i cittadini”

Rosaria Falco, Giorgio De Vecchis, Marco Curzi e Tonino Capriotti fanno il punto sulla vicenda che ha tenuto banco nei mesi scorsi
Pubblicato il 12 Agosto 2019

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Per tutta questa storia, tra qualche anno, dovranno essere sborsati soldi dei sambenedettesi”. Preannunciano l’avvio di una vera e propria battaglia legale i quattro consiglieri di opposizione Rosaria Falco, Giorgio De Vecchis, Marco Curzi e Tonino Capriotti che, questa mattina, hanno dato notizia dell’archiviazione dei due procedimenti legati alla vicenda De Berardinis. Il primo è il principale, quello legato al licenziamento del dirigente comunale per l’assenza dal lavoro. “E’ emerso, ma lo avevamo già detto ripetutamente – spiega Rosaria Falco – che i dirigenti non hanno obbligo di timbratura visto che un rapporto di dipendenza che guarda il risultato ma non gli orari. Inoltre più persone in Comune, tra cui la dirigente Talamonti conosceva perfettamente il fatto che era in programma quell’udienza che avrebbe visto il dirigente impegnato in Tribunale. All’udienza tra l’altro era presente l’avvocato esterno nominato dalla stessa dottoressa Talamonti che, dunque, non poteva non sapere”.

L’altra vicenda è legata alla trasmissione alla stessa Falco, da parte di De Berardinis, degli atti relativi alla famosa udienza sulla Picenambiente dello scorso febbraio. La vicenda era legata anche alle modalità di accesso agli atti che la consigliera ha effettuato verbalmente. “Verbalmente così come il consigliere di maggioranza aveva fatto per conoscere le timbrature dei cartellini e gli orari di lavoro prima di far partire l’esposto contro De Berardinis – continua Falco -. A me viene contestato il fatto che la mia richiesta non è stata scritta, eppure lui ad una dipendente comunale ha chiesto verbalmente di visionare quegli atti. Come funziona, certe cose sono valide solo per chi è in maggioranza?”.

I quattro consiglieri mostrano infatti la risposta scritta di una dipendente comunale che ha confermato come il consigliere abbia chiesto soltanto a voce di poter ottenere quelle informazioni. Nella mail della dipendente il nome del consigliere di maggioranza non viene fatto, c’è invece quello di Pierfrancesco Troli su altri documenti successivi alla prima segnalazione e legati alla stessa vicenda.

A monte di tutta questa situazione i quattro tornano a confermare ci sia la vicenda Picenambiente, al controllo pubblico e al doppio ruolo dell’ex presidente sul quale proprio De Berardinis avanzò ufficialmente delle perplessità. “Fece soltanto il suo dovere – spiegano i quattro – e questo lo dice la legge”. Duro l’attacco al sindaco da parte di Giorgio De Vecchis che ricorda come, quando scoppiò il caos legato all’assenza di De Berardinis, era in Russia: “Sarebbero situazioni già gravi in un’azienda privata – afferma il consigliere – figuriamoci in un ente pubblico. Pasqualino Piunti è il capo dell’amministrazione ed ha avuto il coraggio di affermare, all’epoca, di non essere a conoscenza dell’accaduto perché era all’estero. E’ gravissimo, soprattutto perché parliamo del sindaco che ha fatto due riorganizzazioni del personale che hanno cambiato tutto per non cambiare nulla”. De Vecchis parla inoltre di “cabina di regia identica a quella di Gaspari” e auspica l’intervento della magistratura. “Anche il responsabile dell’anticorruzione – dice – dovrebbe mettersi una mano sulla coscienza”.

Va al sodo Marco Curzi che parla di “atteggiamento chiaramente ritorsivo nei confronti di una persona che ha denunciato delle irregolarità”. “C’è nervosismo e tensione – spiega – negli uffici comunali. Il clima è pessimo”. Punta il dito contro Piunti anche Tonino Capriotti: “Questo – dice – si somma alle altre azioni inopportune come la causa Primavera, il trasferimento di una dipendente o il caso De Scrilli. Il decreto Brunetta viene stralciato su due piedi con la parte politica che rientra sugli orari del personale. la politica deve dare degli obiettivi. Quando un dirigente rileva una irregolarità l’organo competente è la Corte dei Conti, in questo caso la Corte dei Conti non è stata interpellata per niente”.

Quello che è certo è che in arrivo un battaglia legale sulla vicenda De Berardinis e che, alla luce delle archiviazioni, il Comune si troverà di fronte a richieste di risarcimenti. “Soldi che pagheremo tutti quanti coni nostri soldi di cittadini” affermano i quattro consiglieri comunali.

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