SAN BENEDETTO DEL TRONTO. “Non si perdono tre consiglieri, almeno a memoria d’uomo, in così poco tempo dall’elezione”. Pasqualino Piunti non resta in silenzio di fronte alla crisi di maggioranza in atto, ufficializzata dall’addio di Simone De Vecchis.
“Non amo fare l’avvoltoio, però la situazione va letta e valutata. Al di là delle future scelte della Laghi, è chiaro il disagio all’interno della coalizione, proprio come faceva notare ieri De Vecchis. In queste condizioni si lavora male, si forma – tra virgolette – una sorta di ricatto. Quando hai un solo consigliere che ti garantisce la governabilità non sei sereno nelle scelte da fare”.
Per l’ex sindaco, la vicenda Ballarin è la punta dell’iceberg: “Tutto questo malumore è addebitato all’assenza di condivisione. Noi dell’opposizione lo sappiamo bene, dato che non siamo stati mai coinvolti nonostante avessimo messo a disposizione il nostro know-how. I miei complimenti alla presidente Marchegiani per la conduzione della commissione urbanistica, altrimenti non sapremmo nulla dell’intervento”.
Piunti ricorda quindi tutto il percorso avviato dalla vecchia amministrazione sul progetto riguardante l’ex stadio: “Al loro insediamento tutto era lineare. C’era uno studio di fattibilità che aveva ottenuto l’ok del Ministero, che aveva dato 2,5 milioni, e l’appoggio della Fondazione Carisap. Al contrario, è stato intrapreso un percorso farraginoso. La cosa inaccettabile è la presa in giro ai cittadini. L’architetto Canali a novembre ha presentato un progetto che si è rivelato totalmente diverso da quello finale”.