SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “La strategia è stata quella della difesa e contropiede”. Pasqualino Piunti utilizza la metafora calcistica per definire l’impegno dell’amministrazione nel corso dell’emergenza coronavirus. Proprio come un allenatore di calcio elogia la sua squadra, a partire dall’assessore alle finanze Traini. “Abbiamo dovuto assorbire le problematiche emerse durante il lockdown, con il pensiero rivolo alla situazione che si sarebbe generata dopo. Non abbiamo mai smesso di pensare alla ripartenza, in una città che vive di turismo e di commercio. La gestione dell’emergenza non è semplice, ci sono mille quesiti e mille risposte da dare. Nel contropiede metto anche l’ottimismo e la vicinanza alle attività”.
Il sindaco ricorda il “periodo di smart working” che non consente all’ente di lavorare al meglio: “Sì, c’è l’erba alta e c’è ritardo nella raccolta dei rifiuti, ma con la Picenambente c’è un contatto costante. Il lavoro da casa non è una giustificazione, ma una realtà. Se una città come la nostra riprende per l’ennesima volta le Bandiere Blu e Verdi e se siamo diventati la quarta città delle Marche evidentemente un’attrattiva ce l’abbiamo. Non significa che va tutto bene, però non dobbiamo essere dipinti come persone che subiscono quello che decidono gli uffici”.
Non manca la stoccata ai critici: “In questo periodo c’è il rischio che i consigli comunali diventino conferenze elettorali. Tanti parlano senza mai essersi messi in gioco, eppure si esprimono a nome dei cittadini. Saranno i sambenedettesi a decidere e giudicare”.